Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

90 PER DIFENDERE CHI? te la danno e tu la puoi utilizzare in tempo di guerra. Se loro non te la danno tu li puoi utilizzare con la pistola puntata ma alla prima occasione loro scappano, a meno che l'intervento di fattori esterni di coesione del paese ... TENENTE P.A. ( aviazione): Secondo me ci sono due ordini di cose che si possono fare: uno è il problema delle esercitazioni che è un problema molto importante ma se vogliamo è un po' secondario rispetto al nocciolo centrale _ del problema. Ammettiamo e non concediamo per il momento questa ipotesi di lavoro del doppio regolamento o del regolamento diversificato. Questo punto è un problema generalmente politico, di gestione politica dell' esercitazione, allora, io non so in che modo, ma si potrebbe configurare un'esercitazione militare che eserciti il paese, che eserciti le FF.AA. insieme al paese, cioè lo sforzo bellico deve essere uno sforzo del paese, poi tecnicamente non so, il Parlamento si potrebbe pure esercitare a dichiarare una finta guerra, allora toccherebbe al governo controllare cosa succede, in questo si può inserire il discorso di controlli politici dall'alto ed eventualmente dal basso con gli strumenti che uno si può dare o può ottenere o può reclamare: la cosa cambierebbe almeno parzialmente aspetto. Secondo, per quanto riguarda invece il discorso piu generale della disciplina e dell'efficienza vale quanto diceva lui prima, cioè che questo mito dell'efficienza è un mito duro a morire nei termini in cui è stato tradizionalmente posto, basta dire « Fai cosi» e lui fa cosi e che sommando tutti quanti questi ordini messi in fila sia l'efficienza massima; questo, qualsiasi banalissimo volumetto di tecnica dell' organizzazione lo smentisce. · TENENTE B.G. ( aviazione): Io trovo sostanzialmente corret~a la ipotesi di Accame nella quale dice che nella formulazione dell'ordine, là c'è possibilità di discussione, ma nel momento, diciamo, di tipo operativo quale esso sia in pace o in guerra allora è superflua la cosa, cioè dare la possibilità all'inferiore di intervenire in un secondo momento, cosa che attualmente manca; se io do un ordine attualmente il soldato o quello che è deve eseguire l'ordine prontamente, e dopo non ha gli strumenti per contestare

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