84 PERDIFENDERCEHI? CAPITANOF.D. ( aviazione): Deve favorire all'interno della organizzazione la circolazione delle idee, la possibilità di associarsi, usufruendo delle strutture del sistema militare, per gli aeroporti ad esempio usufruire delle sale cinematografiche per fare delle assemblee. Nelle altre strutture dello Stato esistono normative che prevedono l'uso di alcune ore di lavoro o di servizio per riunirsi e discutere, con dei limiti per l'operatività, credo sia giusto farlo anche nelle FF.AA. CAPITANOC.B. ( esercito): Le FF.AA. per essere impostate in modo valido devono impostare tutto sulla disciplina, però intesa correttamente, per rendere valido lo strumento, intesa come unità di visione e di impostazione. Quindi questo aspetto deve esistere se esiste l'esercito e se lo vogliamo rendere efficiente. La cosa che ci può tranquillizzare è sapere che questo potere di dirigere è demandato a persone che vogliono dare un'impostazione democratica alle istituzioni. Dovrebbe esserci questa doppia corrente: da parte del centro deve esserci la capacità di arrivare fino all'ultimo gregario in modo chiaro e con vincente. Questo Regolamento di Disciplina insiste molto sugli aspetti formali, mentre dovrebbe applicare il concetto inverso cioè convincere le persone piuttosto che imporre la disciplina con gli ordini o con le blandizie che sono diseducative anche rispetto al cittadino che è nel soldato, e non sono formative. Bisognerebbe fare un nuovo Regolamento di Disciplina che tenda a sviluppare queste capacità di convinzione e che renda responsabili i singoli cittadini alle armi. Corresponsabilizzazione nel senso che quando un ordine viene impartito dall'alto ci sia il tempo di discuterlo, di vagliarlo, di sentire cosa ne pensa la base attraverso vari filtri. Il Regolamento di Disciplina dovrebbe rendere istituzionale l'instaurazione della disciplina in senso democratico e garantire a chi subisce l'ordine di ottenere chiarimenti convincenti. Attraverso questa impostazione nuova il militare semplice viene reso partecipe dell'intendimento di chi ha impartito un ordine, non è un esecutore automatico. Invece privilegiando gli aspetti formali uno esegue l'ordine di malavoglia, come succede oggi, senza parteci-
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