Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

ILREGOLAMENTDOIDISCIPLINCAONTROLACOSTITUZIONE 83 come struttura parallela impongono delle rivendicazioni collettivamente. I vertici militari sono conservatori e non è mai successo che uno ceda il suo potere senza uno scontro, e nella nostra situazione non hanno alcun interesse a modificare democraticamente per cui noi le cose le dobbiamo conquistare costruendo un'organizzazione «parallela». Il mondo esterno ci dà degli esempi come i sindacati, noi viviamo però isolati dal mondo esterno e bisogna capire ad esempio cosa può significare stare a contatto con un operaio, con un sindacalista, cioè che ci arricchirebbe moltissimo; noi dell' AM facciamo una vita isolata perché gli aereoporti sono come delle città completamente isolate e al massimo leggiamo qualche giornale ma conta molto di piu mezz'ora di discorsi in treno con un operaio. Noi in tutto questo non ci appelliamo a cose strane, ci basta la Costituzione. In tutto questo noi come ufficiali abbiamo dei problemi nostri, di carattere normativo ma il primo ostacolo che dobbiamo superare è la democratizzazione. CAPITANO .C. (aviazione): Noi ufficiali non siamo i primi obiettivi del Regolamento di Disciplina, almeno formalmente, per cui andiamo lenti a capire e per ora ci sono solo prese di posizione. Poi c'è da dire che i soldati essendo di leva immettono nella struttura militare molto piu velocemente le spinte nuove che vengono dal paese, dagli operai, come ad esempio il 15 giugno, mentre noi siamo sempre dentro e cosi siamo piu lenti. Dobbiamo però riconoscere che la forza principale e trainante anche per noi sono la massa dei soldati prima e dei sottufficiali poi. Ispirarsi alla Costituzione per il Regolamento di Disciplina è il cardine per dare la possibilità a ognuno di noi di realizzarsi. Il Regolamento è la base della vita militare, perciò vanno eliminate le norme che non consentono la possibilità di esprimersi, di organizzarsi collettivamente, la possibilità di costruire un sindacato. Dovrebbe anche rifondare i rapporti superiore-inferiore, da una parte mantenendo l'obbedienza in determinate circostanze, ma in altre consentendo di verificare il tipo di ordine, di criticarlo se è possibile.

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