Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

80 PER DIFENDERE CHI? democrazia si può costruire anche la potenza, nel senso di stabilità delle istituzioni, eliminazione della disoccupazione, livellamento delle diversità di classe, almeno le piu macroscopiche. Secondariamente è chiaro che una nazione deve riuscire a formare delle FF.AA. efficienti anche perché io penso che una nazione potrà affermare la propria indipendenza e sovranità solo se dietro alle forze politiche che governano la nazione c'è una certa forza, cioè qualcosa che un domani saprebbe opporsi a un tentativo di inva- _ sione. A mio avviso l'uscita dell'Italia dalla NATO avrebbe ripercussioni internazionali enormi, anche perché in vista delle prossime elezioni, dopo i risultati del 15 giugno, se uscirà un governo di sinistra, io sono convinto che in Italia ci sarà un tentativo di colpo di stato: non sarebbe nella logica che dopo 30 anni di governo DC si accettasse passivamente un trapasso ad un regime completamente diverso. CAPITANO O.L. (esercito): Vorrei finire il discorso di prima: la ristrutturazione è vista sicuramente anche in vista dei risultati delle prossime elezioni, in risposta ad un regime di sinistra; come dicevo prima è ristrutturazione politica in funzione di ordine interno, perché potrebbe essere facile prendere il potere con la forza; quando uno comanda e ha in mano le caserme e le armi, se ne frega se anche 1'80 per cento del popolo non la pensa come lui, perché il popolo è disarmato; alle alte gerarchie interessa che quel 20 per cento abbia in mano le armi. Ecco il perché della selezione, della ristrutturazione vista in funzione di ordine interno solamente.

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