Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

60 PERDIFENDERE CHI? per cui il senso della nostra azione è di verificare il programma dell'art. 52 e di riconsegnare tutto in mano a tutti i cittadini, cioè la borghesia, gli operai, i contadini, il proletariato. TENENTEI.L. (esercito): Io vorrei dire che il movimento dei sottufficiali paradossalmente è nato anche perchè c'è stato qualche ufficiale che lo ha appoggiato, come ho fatto io stesso. Non si può parlare di «classe» dei sottufficiali e · «classe» degli ufficiali, perché non sono divisioni di classe, anzi, credo che sia proprio il sentirci tutti appartenenti ad una stessa classe a farci definire democratici. CAPITANO R.B. ( aviazione): Io non sono molto d'accordo. Dove sta la verifica della correttezza, della democraticità .. della nostra azione? E da ricercarsi in questo rapporto piu ampio con l'esterno. Da dove vengono le idee corrette? Chiaramente non vengono dai gruppi di persone che discutono, da élite; io dico che provengono dalle realtà democratiche piu consolidate che ho sotto gli occhi. Ad esempio il movimento dei soldati esiste da 5 anni e mi dà molta piu affidabilità di un circolo molto qualificato che discute; il movimento dei sottufficiali esiste da 2 anni e sembra reggere bene e allora facciamo questo contatto non solo per proteggerci, per dare dei contributi, ma l'aspetto strategico fondamentale è un altro, di verificare se effettivamente noi siamo democratici o no. TENENTEI.L. (esercito): Il problema di come strutturare l'organizzazione all'interno delle FF.AA. è. visto con ottiche diverse dalle diverse componenti, ma io non capisco perché queste componenti debbano conservare all'interno del movimento la loro specificità. Io invece lotterei perché queste differenze fossero smussate il piu possibile, per creare un movimento democratico delle FF.AA. Io non dico che bisogna entrare nel movimento democratico delle FF.AA. da ufficiale o da intellettuale o da qualche altra cosa, ma solo nel momento in cui sei convinto di essere abbastanza democratico da entrarci, non si può parlare di democrazia se mantieni le caratteristiche di ogni componente.

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