\.. CROLLA L'IDEOLOGIA DELL'APOLITICIT A CAPITANO L.M. ( az1iazione): Senza dubbio questo è un altro 1 aspetto molto importante. N ell'ingressodella« politica» all'in terno della base <lelle FF. AA. ha conrrihuito non poco la demistificazione dell'ideologia dell' «apoliticità» imposta dai vertici militari e dal potere esecutivo. Questa ideologia è entrata in crisi nel momento in cui è emersa chiaramente la complicità dei vertici militari in quasi tutti i tentativi golpisti che dal '64 in poi si sono sperimentati. Il velo dell'apoliticità delle FF.AA. ha ben presto fatto trasparire come sotto di essa si nascondesse invece unicamente una forte discriminazione e chiusura verso certe posizioni politiche di sinistra e uno stretto collegamento invece con le posizioni governative e della destra. Le gerarchie militari si sono trovate infatti piu impegnate in tentati vi di colpi di stato della destra fascista che non nella attuazione dei propri compiti istituzionali sanciti dalla Costituzione . . CAPITANO A.A. (esercito): I comandi hanno generalmente paura della discussione aperta perché non sono in grado di sostenerla. C'è magari qualche apertura formale nei confronti dei soldati ma agli ufficiali e sottufficiali è proibito qualsiasi intervento attraverso le minacce e la rappresaglia. L'apoliticità è un fatto inesistente. Basta pensare che l'avanzamento dei generali a livello di Corpo .d'Armata è deciso dal Consiglio dei ministri che è un organo politico per eccellenza e fa quindi scelte politiche che poi si riflettono a cascata nelle nomine e promozioni dei quadri.
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