Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

50 PERDIFENDERCEHI? morali, per cui ci ~i trova in una crisi abbastanza priva di . . prospettive. CAPITANOA.A. (esercito): Noi abbiamo visto che quelli che potevano portare avanti, quelli che materializzavano anche da un punto di vista ideologico e poi politico certe idee, che le difendevano e quindi erano disposti anche a portarle avanti - almeno che ci danno questa fiducia - sono proprio questi partiti democratici, veramente democratici e non soltanto a parole, e quindi vediamo in - queste forze progressiste la possibilità di portare avanti un discorso che evidentemente con l'attuale situazione, l'attuale regime e modo di gestire il potere, è destinato a rimanere fermo frustrando i nostri desideri, le nostre aspirazioni. Ci rendiamo conto che un cambiamento della situazione può avvenire soltanto attraverso nuove forze politiche che sono disposte effettivamente a impegnarsi piu democraticamente su questi problemi. Abbiamo assistito a dichiarazioni che piu o meno potevano anche essere democratiche, dare l'impressione di poggiare su un desiderio popolare, poi in effetti erano falsamente democratiche perché erano rigorosamente vagliate e gestite da un'oligarchia, da una élite di persone che davano determinate garanzie, e naturalmente se uno andava a vedere si rendeva conto che erano forze che avevano tutto l'interesse a mantenere un certo status quo e a non cambiare niente. A cambiare tutt'al piu la forma, le parole, lasciando immutata la sostanza. TENENTE A.M. ( 1narina): Le trasformazioni avvenute nella società hanno avuto un ruolo decisivo nel farci capire che le prese di posizione, le idee - che magari nel passato ci a~evano portato tanti guai dal punto di vista della carriera - non sono inammissibili o frutto di una visione solo personale delle cose ma corrispondono a trasformazioni che avvengono dappertutto e che il « momento storico» per cambiamenti radicali può essere arrivato. TENENTES.I. ( aviazione): È evidente che qualsiasi cambiamento politico o sociale non avviene per opera di un uomo

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