PARLANO GLI UFFICIALI DELLE FF.AA. LE RADICI DI UN MALESSERE CHE SI DIFFONDE TENENTE B.G. ( aviazione): Secondo me tre sono le cause principali del malessere: una crisi sociale, una crisi profes- , sionale e una di generazione. Innanzitutto molti giovani ufficiali sono quelli che erano nelle scuole, nei licei all'epoca del '68 e si sono portati dentro una certa volontà di partecipazione che vogliono estrinsecare all'interno delle FF.AA. Adesso si sta aprendo uno spiraglio per poter indirizzare l'intervento nell'esercito e attraverso questo spiraglio qualcuno si sta lanciando. Questa componente forse è un po' diversa da quella ch·e hanno i sottufficiali; per i sottufficiali conta forse un senso di rivalsa verso gli stati maggiori che non hanno saputo tutelare i loro interessi, almeno a livello di massa, non a livello di avanguardia. A livello di numerosi ufficiali c'è piu la volontà di partecipazione che quella di dire: « Voi ci avete trattato troppo male», anche perché la categoria degli ufficiali è meno divisa di quella dei sottufficiali, non c'è separazione netta fra bassa e alta ufficialità e poi hanno sempre la prospettiva di diventare anche loro dirigenti. Questo secondo me è un dato storico venuto dentro con le nuove genera- . zioni. A questo devi aggiungere una crisi sociale che fa di ciascuno di noi nel nostro ambiente un isolato, all'interno, perché la divisione fra soldati, sottufficiali, ufficiali è quasi una divisione di casta, e all'interno degli ufficiali ci sono divisioni di arma, di categoria, di carriera ecc., che impediscono praticamente qualsiasi contatto collettivo con la gente, se non in occasioni molto sporadiche. Quindi uno si sente solo all'interno delle FF.AA. e all'esterno da parte della società non trovi altro che ostilità e sfiducia; questo
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