Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

28 PER DIFENDERE CHI? Spesso il lavoro militare appare come carente di significato: non se ne comprende lo scopo o il senso - e ciò è connesso a una sempre crescente burocratizzazione e ad una parcellizzazione del lavoro. La burocratizzazione impedisce che gli indirizzi generali siano conosciuti in basso. La base lavora quindi pressoché ignorando gli scopi e gli obbiettivi dei livelli superiori; la parcellizzazione del lavoro fa in modo che ogni individuo sia responsabile solo di una piccolissima parte dell'attività della difesa. L'individuo tende a diventare l'appendice di una macchina, di un sistema d'arma, del quale conosce come funziona ma . spesso ignora perchè e per che cosa. L'intero organismo militare è visto dal vertice come uno strumento che può funzionare solo nei modi esercitati tradizionalmente; profondamente sottovalutati sono il fattore umano e i costiumani connessi al funzionamento di questa macchina militare. In sostanza occorre rilevare che nell'organismo militare non vi è una comunità di obbietti vi condi visi da tutti gli individui che nell'istituto operano, ma che esiste un netto contrasto tra vertice e base. Questi contrasti sono prima di tutto di natura strutturale, causati cioè da carenze di comunicazioni interne insite nel formalismo gerarchico, nell'accentramento decisionale, nel gonfiamento del vertice e nell'enorme numero di gradini ormai ingiustificati rispetto alle funzioni. Giocano naturalmente anche incomp~ensioni di tipo psicologico, aspetti culturali, rapporti sul piano umano. In sintesi, nella situazione attuale, si manifestano i seguenti aspetti che costituiscono il sottofondo della problematica dei movimenti democratici: 1) le caratteristiche del contrasto tra base e vertice; 2-) il gra1o. di coscienza della necessità di organi rappresentat1v1; 3) la consapevolezza che solo organi rappresentativi possono esprimere realmente e congiuntamente le esigenze della base; 4) le situazioni di alienazione nei diversi compiti; 5) la possibilità di un superamento di questa alienazione.

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