Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

MARIO BARONE 21 zazione delle FF.AA., al recupero, cioè, della istituzione da ogni subalternità ai gruppi di potere, agli interessi imperialistici di forze economiche interne ed internazionali, alla logica sprezzante della politica dei blocchi; un insieme di valutazioni materiali ed ideologiche, dunque, sufficienti a dare corposità e valenza politica al collegamento con le forze democratiche e popolari, in corrispondenza della situazione generale di crisi del paese e delle contraddizioni aperte nel sistema dalle lotte operaie, a livello industriale. Un'ultima problematica, che la crescente maturità organizzativa del movimento arricchisce di implicazioni po~itive, è quella formalizzata nell'ultima determinazione assembleare del movimento democratico dei sottufficiali, sul diritto alla costituzione di rappresentanze eletti ve unitarie. È una soluzione, questa, sostenuta da una linea poli- . tica mediatrice e gradualistica, posta a metà strada fra il sostanziale disconoscimento della piena libertà associativa (se ne veda la pratica vanificazione nei condizionamenti subordinatori imposti dagli articoli 43 e 62 del progetto Forlani) e la pretesa ad una organizzazione sindacale vera e propria. Per la verità, la contrapposizione concettuale fra sindacati e rappresentanza è meno antitetica di quanto si ritenga in quanto entrambi derivano la loro fonte legittimatrice, come è stato già dimostrato con abbondanza di argomentazioni esegetiche, dalla stessa garanzia di libertà di organizzazione sindacale assicurata dal primo comma dell'art. 39 della Costituzione. La scelta, tuttavia, è stata operata nel segno di questa differenziazione ed è stata sostenuta, assai probabilmente, oltre che da esigenze di realismo politico, dalla preoccupazione di sottrarsi all'accusa di collateralismo con le forze della sinistra di base, fautrici del sindacaJismo militare. È fuor di luogo, in questa sede, riprendere il discorso dei pro e dei contro a proposito della sindacabilità nelle FF.AA. Quel che preme rilevare è che neppure in questi termini, elusivi del problema di fondo, la scelta adottata dal movimento ha vita facile. Per quel che riguarda l'area delle forze di governo, infatti, le prese di posizione di Forlani, Vigliane ed altri esponenti delle gerarchie militari, in favore di forme di rappresentanze per le diverse componenti delle FF.AA. concernono soluzioni ben diverse da quelle patrocinate dal

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