PREFAZIONE di GiorgioRochat La pubblicazione di questi interventi di ufficiali italiani in servizio sulla riorganizzazione delle forze armate e sul loro ruolo politico ha una grossa importanza per il dibattito in corso sulla politica militare nazionale. Eppure i limiti di questa pubblicazione sono evidenti e dipendono in larga misura dalla arretratezza del dibattito politico su questi problemi, e infatti li riscontriamo non solo in questa, ma in quasi tutte le pubblicazioni analoghe. Questo libro non si propone però un' analisi sistematica, ma un'opera di rottura: proprio qui sta la sua importanza. Per la prima volta da molti, troppi decenni un gruppo di ufficiali in servizio affronta un dibattito pubblico (anche se.protetto da un anonimato forzato) sulla politica militare italiana, facendo sentire nuovamente la voce di una componente essenziale, anche se troppo spesso (e da tutte le parti) ignorata. Nell'Ottocento l'intervento di ufficiali in servizio, cosi come di uomini politici e di privati, su tutte le questioni della difesa era cosa normale; la stampa e il parlamento registravano frequenti dibattiti e scontri anche su problemi apparentemente tecnici come l'ordinamento dei reparti e le carriere degli ufficiali. La libertà e vivacità di questi dibattiti si venne progressivamente spegnendo a partire dalla fine del secolo scorso, .in concomitanza con la crescita del movimento operaio, cioè di una forza di opposizione radicale al regime borghese. L'importanza dell'esercito nella difesa dell'ordine costituito rendeva infatti necessario che le critiche alla politica di difesa avessero un limite preciso nella solidarietà della classe dominante: poiché i socialisti denunciavano violentemente proprio il ruolo antipopolare dell'esercito. 1?
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