Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

10 PER DIFENDERE CHI? ridotta la presenza italiana nei posti di comando NATO o lo spostamento di alcuni di questi comandi dall'Italia in altri paesi. Stranamente però non si discute - nessuno lo fa - di ridurre il peso della NATO dentro i comandi militari italiani, di togliere ai comandi NATO la possibilità di dare ordini in via diretta ai reparti italiani senza passare attraverso il governo, di denunciare ed annullare i patti segreti che hanno costituito la base «legale» di gran parte delle trame reazionarie e golpiste in questi anni. Eppure tutto questo si colloca fuori della prospetti va, considerata irrealista e «squilibrante», di uscita unilaterale dell'Italia dalla NATO e si propone invece, semplicemente, di ricondurre le FF. AA. sotto il controllo del governo e del parlamento, di eliminare· uno dei canali principali di ingerenza e di manovra antipopolare dell'imperialismo. Questo come altri problemi, dalla democrazia nelle FF. AA. al controllo popolare su di esse, dallo scioglimento del SID al ridimensionamento drastico dell'arma dei carabinieri, devono essere affrontati con urgenza dal movimento di classe e dal governo delle sinistre se si vogliono realmente ridurre i margini di manovra della reazione. La classe operaia e tutto il movimento popolare nel nostro paese sono forti abbastanza per far si che l'avvento di un governo delle sinistre costituisca la premessa per l'affermazione della democrazia e del controllo popolare anche dentro gli apparati di forza dello Stato, per una opposizione intransigente alla politica aggressiva della NATO e degli USA, e per una iniziati va di pace e di neutralità attiva dell'Italia. La possibilità di affrontare positivamente e-in modo vittorioso questi problemi trova il suo fondamento anche, e in modo determinante, nell'esistenza di un movimento di militari democratici che non ha precedenti per forza, estensione e chiarezza di programma, nella storia del . . movimento operaio. Roma, luglio 1976

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