Per difendere chi - a cura di Franco Travaglini - prefazione Giorgio Rochat - Mazzotta ed. 1976

INTRODUZIONE 9 Il mio lavoro si è limitato a trascrivere fedelmente le interviste senza nulla togliere alla contraddittorietà di certe affermazioni e scegliendo volutamente di rinunciare ad interventi «esterni» di valutazione e di interpretazione che, con ·ogni probabilità, sarebbero apparsi arbitrari. Spero di avere fatto quello che mi diceva il tenente V.G.: «Questo libro ha lo scopo di dare coraggio a chi magari ha ide~ democratiche ma per vari motivi non può manifestarle. E una cosa utile perché bisogna fare ogni giorno qualcosa in più, creare prima un nucleo di aggregazione e poi andare avanti. Dobbiamo far conoscere alla gente e a tutti i nostri colleghi quello che pensiamo, che cosa vogliamo fare per poterne discutere. Questo libro servirà a questo. » Se ci sono riuscito, il merito va interamente agli ufficiali che ho intervistato e che ringrazio. Se non ci sono riuscito è per mia esclusiva responsabilità e me ne scuso innanzi tutto con loro. Un ringraziamento particolare va a Mario Barone e al Comandante Falco Accame per i loro contributi e a Giorgio Rochat per la sua prefazione. Le elezioni politiche del giugno scorso hanno fatto registrare un nuovo avanzamento delle forze popolari e progressiste. Nonostante gli imprevisti recuperi della DC, l'avvento delle sinistre al governo appare la sola valida soluzione per i problemi del paese. Ma ciò pone anche questioni e interrogativi di vasta portata, che investono direttamente le istituzioni democratiche e il loro funzionamento. La tragica esperienza del popolo cileno è presente oggi piu che mai in modo bruciante in tutti coloro che si battono per una svolta politica radicale e ripropone con urgenza la necessità di affrontare e sciogliere alcuni nodi politici che, nell'esperienza cilena, non furono risolti. Uno di questi è indubbiamente quello delle forze armate. Esiste oggi una diatriba - per toccare qui un solo punto - attorno alla questione se, con un governo di sinistra, l'Italia resterebbe nella NATO, se ne uscirebbe o ne verrebbe cacciata. Si discute molto di una ipotesi intermedia che vedrebbe

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