Ernesto Buonaiuti - La Chiesa e il comunismo

Gli eventi hanno assunto un rit1no così accele1·ato che questa succinta segnalatione dei pronunciamenti ecclesiastidt romani sul comunismo, a poca distanza di tempo dal momento in cui fu compilata, si trova ad apparire in pubblico mentre il problema delle relazioni diplomatiche tra Roma e Mosca è argomento· concreto di pitbbliche tliscussioni e forse di blandamente smentite trattative diplomatiche. La Federazione delle Repubbliche Sovietiche è oggi una potenza europea che incide in maniera indeclinabile (non diciamo in quale misura e per chi deprecabile) sugli inte1·essi 'Ei1't gelosi della tradizione cat.- tolica nell'oriente euro>peo. La questione dei confini o,·ientali della Polonia di domani non è soltanto una delicatissima questione internazionale: implica anche un sensibilissimo problema religioso. La Polonia è stata, si può dire, dalle origini, · il baluardo della romanità cattolica di fronte allo slavismo ortodosso. E la questione di Leopoli, l0 ha esplic·itq,mente riconosciuto Eden alla Camera tlei Comuni, prima che una questione etnico-}politica, è ima questione sostanzialmente religiosa. Ecco perchè le dichiarazioni dottrinarie formulate da Roma ci1·ca il comunismo 1 che oggi è in Russia un impo,·tante fatto e un ponderoso fattore politico, e le sue manifestazioni, dalla prima comparsa del manifesto comunista nel 1848, hanno 1·ivestitoimprovvisamente una signi1ficazione e una po,·tata che investono la funzione stessa internazionale del papato in questa 1·iorganizzazione del mondo che sta per avere a San F1·ancisco una sua p1·ima delineazione. Ragione di più pe,· seguire ·nella loro successione sto,·ica i documenti papali relativi al movimento e alla ideologia comunisti. Roma, 18 aprile 1945. • ERNESTO BUONAIUTI BibliotecaG no Bianco

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