Ernesto Buonaiuti - La Chiesa e il comunismo

menti. Si direbbe quindi, che, spaventato dei suoi principi e delle conseguenze che ne trae il comunismo, il socialismo si pieghi e in qualche modo si avvicini a quelJe verità- che la tradizione cristiana ha,. semm:,l},&oJeifflemente insegnato ; poich~ non si può negare che le sue riveiialcazioni si accostino talvolta, e mo\to, da vicino, a quelle che propongono a ragione i rifor!llatori cristiani deUa società ». Pur rilasciando al sociaUsmo questo certificato di minore capacità attossicatrice, \a Enciclica non concedeva per questo ai socialismo medesimo un lasciapass_are perchè potesse essergli riconosciuto il diritto di cittadin'.'anza nell'ambito deUa tradizione e della vita cristiane. A pochi periodi di distanza, dopo avere così riconosciuto una ce!ta divergenza fra socialismo e comunismo, l'Enciclica infatti ribadiva uguaimente ii suo verdetto di ostracismo : « Che se il socia~ismo; come tutti gµ errori, ammette pure qualche parte di vero (ii che del resto non fu mai negato dai Sommi Pontefici), esso tuttavia si fonda. in una dottrina della società umana, tutta sua propria e discordante dal vero cristianesimo. Socialismo reµgioso e socialismo cristiano sono dunque termini contraddittori : nessuno può essere buon cattolico ad un tempo e vero socialista ». ... E perchè il verdetto di ostracismo potesse apparire più cogente, la Enciclica lo accompagnava con una formale minaccia. « È nostro dovere pastorale, diceva Pio XI, mettere in guardia da\ danno gravissimo imminente e ricordare che del socialismo è padre bensì il liberalismo, ma l'erede è e sarà il bolscevismo )). 27 Biblioteca Gmo Bianco

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