Ernesto Buonaiuti - La Chiesa e il comunismo

Conferenza di Genova, l'azione da lui spiegata in pro del Patriarca Ticone e degli affamati russi, denunciava la crudele reazione antireligiosa nella Rus,sia dei Sovieti e gli indegni · carnevali a dileggio deUe cose religiose, sfacciatamente organiz'zati dalle autorità bolsceviche. Quasi a riparazione di questi attentati sacrileghi il Pontefice annunciava che per il prossimo giorno di San Giuseppe~ 19 marzo, avrebbe celebrato una Messa espiatrice sul sepolcro di San Pietro. Tutto il mondo cristiano avrebbe dovuto unirsi a lui nella _preghiera supplice e riparatrice. Il 6 aprile, quasi a dar forma organica e maggiormente redditizia a tutto il lavoro di propaganda da contrapporre alla politica antireligiosa di Mosca, Pio XI istituiva con motu proprio, in forma di sezione autonoma, una sezione della Congregazidne per la Chiesa orientale, perehè si occupasse unicamente ed evprof esso della Rusi:;ia. La Presidenza ne fu affidata al d'Herbigny. Per un q~nquennio il d'Herbign, y fece di questq suo dicastero una vera e propria fucina di lavoro diplomatico e culturale antirusso: Nel marzo del 193.5 bruscamente l'autonomia della Commissione per la Russia fu annullata, La Commissione fu aggregata alla Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari. Il d'Herbigny fu allontanato dal suo posto e anche da Rbma. Non si parlò più di lui. Egli andò a chiudere i suoi giorni oscura.mente in Francia. Si s~ppe a Roma che il Governo bolscevico era riuscito a mettere al suo fianco un suo fiduciario, un ex-prete belga vissuto molti anni in Russia e :Q_assatoal comunismo. Si vociferò anzi negli ambienti romani cl;J.e-questo emissario moscovita avesse giuocato qualche grosso tiro, non soltanto al d'Herbigny. 18 Biblioteca Gino Bianco

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