Ernesto Buonaiuti - La Chiesa e il comunismo

che il 29 aprile, fra \a prima e la seconda seduta plenaria deUa Conferenza, Pio XI dava conferma del proprio atteggiamento fiducioso con una lettera al Cardinale Gasparri in cui, compiacendosi per la rimozione degli ostacoli al raggiungimento di un accordo a\la Conferenza medesima, proclamava che i\ buon esito dei Congresso avrebbe segnato una vera data storica per la civiltà cristiana. Evidentemente per dare maggiore risa\to e più vasta portata al proprio gesto, Pio XI faceva comunicare 'ufficialmente il testo della sua Lettera al Presidente della Conferenza, che era il Capo del Governo italiano onorevole Facta, e alle Deiegazioni di quei Stati, con i quali il Vaticano aveva rapporti diplomatici: · , In questa Lettera· al Cardinale Gasparri Pio XI aveva lasciato cadere una frase sulle condizioni delle popolazioni in "Russia e sulla 11ecessità di soccorrerle. E d'altra })arte, dando comunicazionè della sua Lettera ai de\egati alla Conferenza dei Paesi con i quali la Santa Sede era in rapporti dipiomatici, il Pontefice stesso enunciava i postulati che egli riteneva necessari alla tutela degli interessi religiosi in territorio bolscevico e di cui si riprometteva la pratica sanzione dalla stessa conferenza genovese. Ma a Genova ci fu qualcosa di più. Ad un pranzo ufficiale l'Arcivescovo di Genova scambiava il proprio menù con quello del Ministro degli Esteri russo Cicerin, fra lo stuporè dei presenti, cui doveva seguire l'impressione del gran pubblico. Era un.a cordiale presa di r.ontatto e non fu la sola. Due Monsignori della Segreteria di Stato, i monsignori Sincero e Pizzardo, furono mandati a Genova a tratt~re direttamente con i de\egati della Repubblica sovietica questjoni di natura religiosa. Il Vaticano si interpose a favore del Patriarca delia Chiesa ortodossa Russa Ticone e di altri ecclesiastici che erano stati sottoposti a Mosca ad un processo per imputazioni politiche. Anche all'indomani della Confe-. renza la S-anta Sede intervenne in questo sens9 direttamente presso Lenin. Non si può dire che i risuttati conseguiti rispondessero alla fiducia che la Conferenza genovese aveva 14 BibliotecaGino Bianco

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