Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

72 .Alessandro ri, Giulio 11 e Lrone X Il Clrnt!v:tlc dd 1518 fu corto, poichè fi.niv:l cci 16 febbraio . Niuna mera,•iglia perciò se, subito cominci:no, le maschere c le mascherate abbondarono nelle vie di Roma. Ncl21 gcmui: ;! P3pa se n'andò ad abiure in Castello; Beltr:mdo Costabili, ministro estense, scrive nel di 22: c La Santità di Nostro Signore heri matina se ne andò in Castello et p:trime la sia per stargc qu:l lchc dl, perchè la pi lgi:1. piacere a quelle finestre b:1sse sul Ponte dc veJerc le m:1scarc, et diversi gioch i et piaceri, se gc dana li intorno. l> Nclb sera del 2) il C~st:~.bi li parlò col Papa in C:tstello, stando Sua Sa11liltl alla jini'Sira !opra il Poule, ed in Castello trovavasi tuttavia il 27 per m•ere grtm s;la{,tO a quellt jinnlrt. Bisogna credere che i diversi giocbi el pùtceri che gli si dav;Jno li intomo fos~ro :tttraemi davvero, poichè Leone X non era uomo da contentarsi di poco. !\fa i miei documenti nulla dicono delle feste car· nev.J!cschc vere c proprie di quest'anno, ond' è lecito arguire che non si facessero i soliti spenacoli di Navona e di Tcstaccio. Qucst:l insolit.t parsimo· nia di baldorie romane si spiega facilmente; il 1)18 fu !"anno di Lutero. ;Ho pcr.1ltro due disp:1cci dd 11 m~esno ,blle mas,are er.>. s1a1o in;~rk~to di porre in ordine le mas;arc in Ferr.lTa l''" la corte. - Len ." di G.O Gilioli. - f<"cr- •~•~ l1 Sttt. tp S. (Ar•!t. Ji S1a1o. Moden•J

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