Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

36 All'ssamlro VI, Giulio II e Ltone X È mcr,wiglioso come anche in questo si vede la tempra di quell'uomo straordinario. - Per un altro Papa nelle condizioni in cui trova\·asi Giulio II ~i sarebbero ordinate preghiere nelle chiese c proibiti gli spettacoli nelle piazze. Giulio Il invece vuole che il Carnevale abbia il suo sfogo, c la sua npoteosi che si svolge per le strade di Roma pare lo compensi delln morte che si a\·vicinn. Ho gii detto come del Carneva le is 13 abbiamo una descrizione in ott:J.va rinu scritta da Jo. Ja . Penni o De Pennis, che io qui riproduco secondo la lezione dell'esemplare manoscritto posseduto d:1. l Cancellieri. Sarebbe stato facile medicare alcun i versi troppo lunghi o troppo corti c rabbercia rc alcune rime alquanto dubbie, ma non ho voluto farlo, per attenermi rigoros:unente all'esemplare, che deve considera rsi trascritto da una st:tmp:t c pcr.::iò presumersi esatto c conforme al dett:1Jo dd Penni. Niun dubbio che il buon medico fiorentino :tvrebbc fatto molto meglio :t scrivere in prosa b sua descrizione del Carnc\·n le ' 5'3• come in prosa scrisse l'alt ro suo opuscolo del qu:llc parla nelb. Lettera dedicatoria a Piero Bi ni, qui arprcsso riprodotta . Di questo opuscolo ho visto due cscmpl:tri :t stmnpa - uno alla Cor:>ini:ma incompleto; :tltro perfetto n(' l!a Biblioteca dell'egregio bibl iofi lo Marchese Fcrrajoli. - Eccone il titolo, che è in testa della facciat a rdrù dell;t copertina figurat:t con l' im-

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