Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

)2 .Alessandro Vl, Giulio Il e Lume X ciato ad :mdarc in mascara. :t E nel 2), Lodovico da Fabri:mo :~ggi ungc che il C:~rdin:1 l e d'Aragon:t andava quasi del continuo in maschera co11 altri Cardinali i qunli ji11 qui 110 11 spmdmo troppo ilz abiti 11ovi. Nel 13 febbraio l'oratore estense avl!va consegnato al Cardinale d'Auch le maschere venute da Ferrara, che furono assai gradire, iudicaudolt le più belle c/Je sia110 qurst' n11110 v islt ;, Ronm. Più tarJi ne vennero anche per il Vescovo d'Orvieto, che lt ebbe carissime. Il Carnevale crasi riscaldato fin da un mese prima dell 'ultima scu iman:t. 2 Febbraio. « Mascare se fanno assai et ogic cl signor Cardina l dc Aragona con certi altri ho visto uscire com beri corsieri, con abiti dc cozoni {?) et bardele senza staffe ma guarnit i li cavalli de velluti il che non me parso conveniente a simile habito. E per chiudere, ecco la festa di Tcstaccio: 9 Marzo. « In la festa de tcstaze per questi Signori Cardinali furono factc alcune livrcre monsignor d'Aus con un compagno vestiva certi saloni dc damasco biancho con la manicha dricta dc broch:Jto: dipo havea sei altri vestiti dc tafctà biancho, con la maniella zall a. S. Piero in Vincola et Aragona anda- \·ano vestiti alla mama lucha con dai p.::aggie li portava una targha et una ginecta per uno: Pavia con ca pucci de damasco torchino, fodrati d'ero con saioni d'oro et cremosino, S:m Severino con certo habito

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