Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

Prejlt{Ù>Ue ' 7 volerl:t dett;tre in versi ed anzi in ottava rima - versi e rime per modo di dire. Ma nonost:tnte tutte le magagne che si possono ri mprover:tre al Poemert o del Penni, a;1 che tenuto cOI{ro dd tempo in cui fu scritto, non sJrebbe lecito negare l'importanza., come material e storico, di questa narrazione poeticamente spropositat:t, che è forse il pilt antico documento a stampa delle cose carnevalesche romane. Lo stampato non si trova più, ma niun dubbio che sia rea lmente venuto fuo ri a Roma nel r 514· La lezione che io reco è copia fede le dell'esemplare manoscritto inserito nella sua opera soprari cordat:t. d:1. Francesco Cancelli eri, il quale non dice da chi l'abbia avuto, nè se abbia egli stesso veduto la stampa. A m:tlgrado di ciò, c quantunque l'esemplare non sia di mano del Cancellieri, vi sono ind izi bastevoli a provare che C l:t trascrizione di uno stampato. Ho già detto che i miei documenti non

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