Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

32 J.A lHIIClA J<O:;SA Il deputato Fazi ci tell'grafava. da. Genova. che nn vapore era pronto, capace di (;(X) nomini o più: ma. si pretendevano 12 mila lire anticipate. . . . Ciò ci metteva in so~p~tto, c poi la cifra era eccessiva: s t fim col non accettare. Maggioli intanto ci dava notizia. d.a. Ancona rho dopo lunghe trattative, nelle qnali em stato coadinva.to dal signor Morolot, e cho omno finite con colluttazioni tra. questm·ini e volontari, la. grandissima. maggioranza di quc:;ti era riuscita ad imbarcar:;i su nn vapore della. N'aviga.zione Generale Italiana. }; giusto ricordare <·Il<' qnrsta Società si rese benemerita verso di noi e ci fu sempre, per quanto possibile, favorevole, accordandoci biglietti con riba•so speciale. Con la. data. del :l maggio mi giunse da Atone un bigl ietto di Antonio F rat ti ; fu l'ultimo ch'egli mi scrisse. ~ccolo: ·• Jlio caro .Etlore, Si partirà per il campo fro. giorni, forse domani ste:sso, c <JUindi voglio prima. t;alutarti. Qui vidi gli amici clw H~nncro da Rimini: per fatalità. l'imbarcazione non fn completa. [o ogni moc:ln ncm fallì. Non ti scrissi perchè temevo apri&;ero lf' lettere. Orn siamo qui fru di~:--idii che po~.sono diventare gra.\' is~imi. Allude·m alla questiono della legione Bertet, ginnta allora in Grecia sul vapore Samos. u l?orse tutto svnuarù., aspetto l'ora dciJa battaglia. At<'nO ò una memviglia. .Ma io penso sempre n. Romo.... Tuo ANTONIO. Una lunga lettera vo~tm, Gonemlc. mi info1·m:\va di questa. incrcsciosa questione Bertet, della situazione ooencrale della (; recia e dell'~scrcito c di qu~Ua spccial~ dei nostri ~olontari. Da ~[aggioli, tornato da .\.n~ona a Roma, sapemmo <'he un ,·apore gL'PC~· era an·i~ato. in quel _l)Orto. :>i scrisse a Barilari per noleggiarlo. l mno mt .çfer1va clw 11 g •nerale À[enotti, re<·lllosi :d :1.1 inistero dell'interno aveva avuto nuove assicurazioni cliP il Pn•feUo di Bari non avrebbe Oolacolato h\ partenza da. Brindisi. Ma intanto a. ogni pnt·!c·n~a <'l'a_ una lotta. ~i mandarono 200 Jir·~ ad un nostro rappresentnnt<' e 1.>0 hro a Du rano in B1·indisi, chr <'ssi tmsmisPro a parecd•i parlenlL. 11 Dnmno si adoperò sempre molto p"r aiutarli. . l dPputati GattQrno P Jo'a?.i <'rano intanliJ giunti in Atene, e il prnno m~ telP~rafav.a elw si fa,·o•·issero le part<·nze singol<• sui postali. •\IR 81 d<n 'PIHl t·"pond<•rl• c·lll', malgrado tutte l<' a"i<·nrazioni , il

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