Ugo Rabbeno - Le Società cooperative di produzione

79 ma basta però per giustificare la partecipazione del capitale agli utili. E quanto alla ripartizione fatta tutta in proporzione del capitale, essa è ingiusta e lede i diritti del lavoro anche nei casi indicati dal Fawcett e dal Flaxl, poichè le forze di lavoro dei soci sono di- \'Crse, e colui che ha impiegata nella produzione una forza maggiore, ha per questo contribuito ad essa più drgli altri, cd ha quindi diritto, anche a parità di capitale posseduto, ad una quota maggiore cli utili. Non neghiamo però che in pratica, in industrie cd in associazioni in cui non vi sia molta disparità fra le forze di lavoro, tale sistema possa funzionare senza troppi inconvenienti: per la stessa ragione per la quale si può liberamente ammettere che la ripartizione si faccia solo in ragione elci lavoro, ove ogni socio lavoratore possegga una eguale quota cli capitale. Tutti in genere si trovano cl' accordo nel criticare quelle associazioni, e sono le più, che hanno assegnate al capitale ed al lavoro, nella ripartizione, due quote fisse percentuali qualsiasi. E ciò non soltanto perchè queste percentuali sono affatto empiriche e non son fondate su alcun criterio, ma anche per una ragio110. più grave, chè, come osserva giustamente lo Pfeiffer, con tale sistema la quota che tocca al complesso del capitale e quella che tocca al complesso del lavoro sono le medesime, qualunque sia la entità cli questi elementi, qualunque sia la loro importanza nella produzione; mentre poi la parte che tocca a ciascun elemento fra cui le quote si ripartiscono, varia in ragione di tale entità; cosicchè la ri•partizione avviene proprio in senso inverso di quello che dovrebbe avvenire, poichè, per esempio, maggiore è la quantità del lavoro occupato ( e quindi la sua importanza nella produzione) è anche maggiore il numero delle persone fra cui la quota si deve ripartire, e quindi minore la parte che tocca a ciascuna, mentre dovrebbe essere proprio il contrario. F così, per esempio, :lata la regola di ripartizione di 50 per cento al lavoro e 50 per cento al capitale, supposto che il capitale sia rappresentato da rnoo, il la-

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