C. Gide - Concorrenza e cooperazione

r.4. è la causa. Perchè bisogna ingegnarsi a vender al miglior mercato possibile, .perchè i profitti diminuiscono, pe11chègli intermedia 1ri sono troppo numerosi. Domandate ancora a questi impresari, a questi sarti di abiti confezionati nelle grandi ·città, a Londra, oppure a Parigi, perchè sot1opongono i loro operai a questo sistema divenuto cdebre in economi·a poHtica sotto il nome di Swea,ting System (sistema del sudore), in quanto esso consiste nel fare sudare un uomo il più che sia possibile; - domanda·te a·i nostri grandi magazzeni perchè essi danno a·i loro operai per la confezione di una camicia o di un oggetto di biancheria qualunque, una somma assolutamente derisoria che loro permette appena di vive10e,e ciò a prezzo di un lavoro da bruto sostenuto giorno e :notte fino al punto che un osservatore molto accorto e preciso, Carlo Benoist, nel suo libro « La cucitrice », ha .potuto dta·re il caso di una lavorart:rice che aveva lavorato due .giorni di seguito per v,enti ore ogni giorno per confezionar•e non so quale articolo di toilette per signora la quale po,trà farsi bella con, poca spesa. Domand~te all'autore del famoso « Canto .della camicia», Tkomas Hood, ,quale è il dramma quotidiano che gli ha strnppato questo grido di disperazione: « O mio ago! Lavoriamo! « C·iò ,che tu cuci è il mio lenzuolo funebre « E nello stesso tempo una camicia ». E tutti vi ri,sponderanino - essi hanno già risposto cento volte: - « E' la concorrenza! Nioi non chiediamo di maltra1tta1re i nostri operai e gli impi,egati; ma noi vi siamo costretti per .la necessità d'ella lotta alla vita>. Ecco quello che basta, non è vero? Senza moltiplicare gli esempi per provar>e -che la concorrenza, sotto la forma della lotta per la vita, ha agito generalmente non nel senso progressiv·o ma in quello peggiorativo

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