33 Egli non s'impegnò mai a dire chiaramente quali sarebbero stati i mezzi pratici per ottenere in altro modo questo controllo, ma è probabile che se fosse vivo, oggi, lo troveremmo a militare nelle file Sindacaliste. Ve l'avrebbe condotto la sua profonda sfiducia nel voto parlamentare come mezzo cli salvezza, e la sua gran fed•e che l'attività rivo.luzionaria possa venir meglio destata e mantenuta nella classe operaia, ravvivando in questa il senso della responsahil ità sociale dell'individuo come lavoratore, piuttosto che come costituente parlamentare. In quest'ultima qualità l'operaio prende interesse ai partiti politici nella loro forma più crud2.; ed impara ad agire docilmente come una ruota nel meccanismo del partito. Nell'altra, egli si trova facci d. a faccia coi veri problemi della produzione e della organizzazione industriale; ed impara ad acquistare risorse, a contare su se stesso, e prendere il proprio posto, consciamente, intelligentemente, nella grande impresa di provvedere ai bisogni dell'umanità. Ho detto che Niorris non si impegnò mai a dimostrare con qual metodo si avr,ebbc potuto ottenere questo collegamento di retto fra operaio ccl organizzazione industriale, ma in una sua lettera privata, del 1888, egli fa una pittura ingenua e vivace della società industriale futura: « Il nostro attuale sistema rappresentativo», egli scriv,e, « è il riflesso della nostra società di classi. E' l'antagonismo di classe che sta al fondo d'ogni governo, ed è causa dei partiti politici .... L'uomo di Stato deve bilanciare le ingordigie e le paure della classe abbiente •colle necessità e le richieste de,lla classe lavoratrice. E' un ben tristo còmpito, questo, che troppo spesso induce a rag-giri e scappatoie, così che è molto lecito dubitare se l'uomo di Stato possa mantenersi suffici,entementc onesto. Ora, abolendo il controllo di classe, se ne abolirebbero tutte le brutture. I rapporti fra uomo e uomo diventerebbero personali; la ricchezza sarebbe considerata come istru-
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