-(i6)- Tutta~ ia quando pure l ' abbandonarsi alle oscillazioni di questo termo~etro si reputasse un azzardo, il governo potrebbe sempre imporre un limito estremo all' operazione, chiudendola affatto oltre il medesimo, O\'e credesse realmente che il concorso dei venditori fosse eccedente, e la emissione di carta soverchia, L· equilibrio poi fra il credito cd il valore reale della carta si rnanterril ognora costante in causa della annua ammortizzazione, alla quale dovrebbesi dare la maggior possibile cclattanza e pubblicità, onde dimostrare a tutti la buona fede ed il retto operare de l go,•erno nell'amministrazione di sinà u a delicatissima istituzione; nell' atto che lu!la la massa residua circolerebbe con una r•erfe!la sicu•·czza, perchò ogni carta è rappresentante di una particella di terreno, ))()Sta per mezzo suo in circolazione ad uso delle giorualicrc cont ra ttazioni , che alla sua volta verrà annullata c rccuperala dal venditore, permezzo del Monte, elle si fà organo ufficiale o governati vo per l'esatto adempimento di questo sacro do' ere, Che se il Governo crede conveniente rinunziare al vistoso utile, nella misura più volte enunciata del 3 per cento , lasciandolo correre a tutto beneficio del portatore, allora il pregio di questa carta mouelata SUJ>PI'erebbo• di gran lu nga quello del denaro metall ico, e si vedrebbe subito rintanare la medesima nelle casse dei ricchi , cbe in contracambio emetterebbero il metallo in fruttifero in circolazione , ad immenso Yantaggio di tutto il commercio; della quale ,·erilà J>Orgono fede i Boni testè emessi del Tesoro. In questo caso l'opera del :Monte si riduce a quella di semplice mediatore fra il Possidente che vende il suo fondo ed il ricco cbe compra la rarta. Roma li 16 Luglio 184.8 FABI\IZIO ING. MANZONI
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