Quaderni di cultura repubblicana

dotto l'immortale tragedia dell'Inferno • . Ed ecco i versi di Carducci: Molto mi meraviglio, o messer Cante l podest.) venerando e cavaliera l non v'abbia Italia ancor pialtlato intiero l in marmo di Carrara e dritto stante l sur una piazza, ove al bel ceflo austero l vostro passeggi il popolo davante l o primo, o solo ispirator di Dante l quando ladro il dannaste e barauiero. L'anticipazione, per certezza cronologica, è in Mario; il che nulla toglie al l'originalità poet ica del Carducci, tanto più che Mario non era poeta e scriveva in prosa, ma mostra quanto i due comunicassero tra d i loro e quanto fosse rile· vantc la personalità di Mario. Pure il suo class icismo, a ttestato fin dal 1848, quando il poeta toscano aveva tredici a nni , precede que llo carducciano. Se s i tien conto che il classicismo di Carducci è addi· tato da lla crit ica lette raria come assolutamente originale per il suo carattere moderno e antiaccademico, per la sua origine da uno sta to d i fastidio e di rivolta, si comprende la grande importanza di ques ta anticipazione. Fu proprio Mario a mos trare a l poeta un tipo di classicismo non con· servatore e non esangue, un classicismo civilmente imp;:- gnato e combattivo. VALUTAZIONE DELLA DONNA Res ta da segnalare almeno un altro aspetto dell'attività culturale di Mario: il suo interesse, largamente esplicato, per il contributo femminil e nella storia delle arti e delle scienze. Ma rio, al pari di tutta la scuola repubblicana, sosteneva l'emancipazione della donna e l'affermazione dei suoi diritti , fondatu sul riconoscimento delle sue potenziali capacità; in più, egli aveva nella moglie l'esempio vicinis-· s imo d i una femminilità dotata di s lancio ideale, di inizia· 20

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