( 28~ ) compcnse e di pene, ed in Cristo ; io credo in una provvidenza che regola tanto la diffusione della luce per l'immensità , quanto il volo d'una farfalla ; ma credo dentro l'uomo non debba invano agitarsi quella divina scintilla , che non conosce prigioni di tempo o di spazio, che anela all'infinito per sua natura, come acqua che scende al mare ; ma credo non essere bella la vita che nel pieno e continuo esercizio delle facoltà proprie; e credo alla libera possanza dell'ingegno , all'infaticabile desiderio del meglio, alla bontà dell'Eterno che non può avere gittato sopra la terra tante moltitudini umane perchè conoscano solo l'inerzia di sconfortata miseria, ai puri affetti del cuore, all'amor della patria , ai destini dell'umanità che non deve per tutti i secoli gemere tra le fasce dell'infanzia , vituperarsi tra i delitti della povertà , esagitarsi fra i giusti desidèri incompiuti , vivere immortale per essere chiusa.dentro una tomba, ma come Cristo finalmente risorgere. Questa religione, che arde ora tanti animi, che risplende e s'avanza da tante parti, è la nostra; la reputiamo legittima figlia deli'Evangelio , madre di tutte le virtù famigliari , cittadine e sociali; in nome di essa leviamo la voce , e a questa religione pienamente mancava Gregorio XVI. Quando fra Mauro Cappellari saliva sul trono , l'eco delle giornate c.li luglio ancora suonava per tutta Europa; e'cingeva la mitra allo strepito delle fucilate. Questa dignità, difficile a tutti e in ogni tempo , difficilissima diventava a fra Mauro. Buon uomo e d' umor faceto; frate fedele alle regole del suo convento; erudito nelle scolastiche discipline, ottime nei tempi che furono, non bastevoli ai tempi che èorrono;
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