Volontà - anno VI - n.12 - 31 gennaio 1953

ANNO VI n. 12 31 gennaio 1953 RICHIAMO AL REALISMO « JL MONDO,, - e/te dalla sua posizio11e di. indipemlenza dai Pnrti- ti esistenti, /t1 u,t buon, lavoro i,i questa società italiana, imbarbt1ri- 1a l' • istupidiu, in grnn p11rte proprio per l'azione con cui i. Partiti pro– :wguono il /t1scismo - ha di recente conclotta trt, polit.ici, di diverso colore, ,ma discussione in merito ai rapporti o necessari o possibili o impossibili tm ,wn crmumisti e comunisti. Può essere di qualche ut.ilità che in quc– st,i discussione, iruromcua uru, riflessione lapalissiana, uno dei tanti itrt– /ùmi che dalfo crisi involutiva del Risorgimento, co11cl11sasi nel fascismo e ,wlfo guerra, della pulce all'elefante, sono 1isciti' con animo decisamente an– tipolitico (se così può dirsi), estranei di proposito ai Partiti ed alle con– tese delle loro élites o gangs dirigenti. Occorre imran:ituuo una sommaria delineazione dell:aueggiamento « (lii• titJOlitico »: 111111 bestia. nuova che non può classificarsi comodamente per ri– fiutar di discuterlo, ,rè troppo candido moralismo cli sognatori, nè troppo furbo qualu,rquismo di pescatori nel torbi<lo, nè candido e furbo massimali– smo operante fo un limbo cli realtà soltanto supposta. È, piìi semplicemente, l:atteggiamento - mal definibile perchè diverso in prat.ica per le divt>rseper– sone o gruppi, pur essendone costante l'animus - di chi rifi,ita di parteci– pare comWH/Ue in Ttalia alle attività dello Stato, pcrchè su. ma. piano cli puro realismo ha constatato ormai ampiameutc che son tutte nemiche dell'avveni• re del popolo italiano, il quale uscirà dal suo presente stato di mendicità e di servitù soltanto in quanto riuscirà progressivamente a rimettersi in operazio– ne al di/uori cli esse, ignorandole almeno quando pure non combattendole. Pare a noi, in molti modi, che gli apparati ormai quasi rigidamente ricosti• tuiti in Italia come macchina-dello-Stato, cioè i Partiti la Chiesa le Burocra• :ie il Parlamento il Governo l'IRI la Magistratura. le For:e Armate le Pri• gioni ecc. '( ed a. quando dinuovo una bella Accademia?) son tutte nel loro operare quotidiano dissipatrici d'energie talvolta mirabili in fatiche pura~ mente passive. La riflessione sulla. pratica, non già deduzioni da teorie, fu concludere che da tali attività non appare alcun costrutto attuale, nè esse consentono alcuna ragionevole speranza di costrutto avvenire. Perciò - e. 645

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