Volontà - anno I - n.11 - 1 maggio 1947

LETTERE OALL'ANIMA Abbia1110 1r:ulo1te alrm,e lcltt:t"c di C:nnillo Bcrncri. ;:::i1 ◄•on,~·· oule (in fran('~e\ ucl ,·olume « l'e11sieri e br1tt11g.lic » di ~uoi ~rriui. edil•• a Parigi nel 1938. lmmap:ini fu~aci d'e1erno,, ,111e~teJJflrOlt! ;il\,· fi;::lie alla compag11n alla mamma. E d por1:mo iu alt,1 anche le or,; cli ~conforto. d\11:1111e la •J>rii:;ione tei;11i1a :i.Jr episodio M~1a11:uc, l'ttllo pii1 ve.-:;ogno50 1r:i i 1a111i ·.,on cui il fa.uismo tentò di dbgregare l'u– ni1à morale,dci fu()riu~iti, <1uando 11011riu~iva ad u('ciderli. (Abbiamo !)Celte <IUC6lt:tra le molte lettere d"uguale valore, per consentit"111.: la le1111r:1 ;1nrhe ai. compagni rhc non conoircno i! france~e). Cara Ciliarw . Bru:.:elle~. ;::cn11:1io 930 tla11a 1>rigione di Forr,! .... son() nato cori ,rn cuore clie m'i1npedir(I .-;cmprc di cs:wrc r()Jllerilo di m<' .-;t<'sso e dellll vita. Ma la vostra /XtCc sarà 1111 fuoco cd <J1tt1lc ri.(t·altll'ri> h, 111.iaonir,w. Qumulo voi avrete oli pC'r volar<' e fu uwmmo 1101rrì <1v<'rC !tt co11so!tt:.io11e e/elfo fmniglia. mr ne (lndrò v('rso !tt ti•rru !>lll'rCI. a rirrrrart' il mio r11orc. cJ11C'llo delle, mia siovitH!:.:.(1, Ora <111cst.o cuor(' è lo11tw10 rd in 11011 lo trov('rÒ olfo mifl 11scitC/,De1,·i pensarmi ser<'IIO. U11 giorno. forse. 111 sC/prC/Ìqmmto il p<1pà à. amato ftt 111amtmurw <' 1:oi. scblnm<' <'gli co.-;ì spr:s$O abbin fC/ttO soffrir<' fo primo e rion sili stttto t<'fl<'ro cori voi. Un giorno. forse, noi cmdn·mo insieme nel mo11c/o che i• grond<' e pieno di uomini ciechi e di macchin(' che fa11 rumore " e/i. Cimici c/1<' sono ncmi,,i e ili donn(' eh•"' ignorirno lt, coscie11u1 " di ta•lt<' C1ltre p<'rsonc rottiv<' e di cose brutte o malefiche. 11w clic è pieno ,111rl1e di Jcmci11lli cl,<' soffrono .(Cll=tt t1vcr fc1tto il. malr e srn:.11 conoscerlo. di drholi 0/1/Jrl',;:si<'tormcntoti da rnllivi più /orli. <' di mculri <' rl, clonrie <'di sor('l/(' <' di figli clic lwnno i loro uomini in' prigione, o involidi. o alla g11f'rrt1. Soprtt il mondo c'è S('mpre 11mt pio;.gi" di lc,crim<' e di sangue. cd il rwstro dolore, le, nostrn tristez:.tt. il. 11os1ro bis11gno di /XtCC. il nostro oblio drlfo vit(I nrllc pochP ore di sole, flltto <111esto non è cli<' lct scl1i1mw <' l<t 1·occ cli 1111'omht nel mar(', nori è clic il tremolio di 11t1<t foglio in 111w im– mcnsn for<'.~to. Se le, 1,·it<t è l<t nostra vit(I. le, rin1111cù1 è assurda. il .~(lcrificio i? ,irw follia. [" scuola ed i libri ti hanno insegnato clte Cristo è gra11de. Tu d<'vi cfrcor di u:dcrc q11cmto ci"sc11110 è Cristo cgl.i susso: in q11esto .(1(1 il s"~"o del valore dell'uomo. Bello. intelligc11t.c, aff"bile ecc. lo si è; Cristo lo si ,lit:nlto (1111pndo l'umcmità. che i· ttbbC/stcm:;u si/I picfo <' n1tli1·ft p<'r (lt:l'r bisogno ,lt.>ll'amorc degli altri, e 1>ercl1è 111 di1;e11ti 11rw b·r,11,·agiovunc <'. in s<'uuiro. unci brar:a madre. com(' la mcmurrn. Tutto l'ÌÒ non è d1iuro. "'" 111 lo ril<'g/t.<'rtti pi,i tardi. Ti llbbrnccio. PAr1'. da ~ P. e 8. ~. 1u:;. i9-8l. 57

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