Volontà - anno I - n.11 - 1 maggio 1947

NORD E SUD - 11 e~ mcridionali:,mo >) cioè <1ucl complc!>"O di studi, di i~tituzioni, <ii propagunda, di agitazione, che mira alla redenzione cconomic.:a F:ocialc dell'Jtalia meridionale, ritard~1ta e deviata dal governo ou·ccntrato, dalla 1>rc. •dominanza degli intcres!ò:i indu'-lriali, dal eoopcrativismo pan.,:-:-i1ario. CtT. fu 1 generalmente, ignoralo dai compagni· mcr-iclio11ali. E <1uc:-to fu errore gravi~imo. Mentre nell'Ttalia meridionale non marwa,·ano <·om1>agni intcl· ligenti e t.·ohi, il problema meridionale non si affacciò, nei convegni e sulla :-t;1mp,1, l'hc per merito di ,1lcuni comp,1gni del Nord, :-i clic l'opera di foformazionc e di critica degli anart·hici fu minima rispetto a quella di altri movimenti e partiti.• Tutlavi.t. pili volte è act·aduto di udire compagni dell'Italia meridionale lamentare I"abbandono nel qu:1le li lasciav;.uno noi del Nord e del Ceni ro. Una parie di ragione l'avevano, poiehè avremmo polulo fare di pii1. Ma il lcn10 proccder·c del nostro mo\·imento, il c:aratte,·e sporadico e saltuario dell'azione nostra nel Mezzogiorno non ernno del tutto ::-piegabili con la •~':earsezza dei mezzi e lo scarso numero dei propag:nndisti. A-mio parere: la maggiore delle ragioni del lento svilup1>0 dell'anarchismo ncll'ftalia mcridioualc t·onsiste,·a nel carallcre gcnerit·o della propaganda orale e seri Ila. T giornali che u<=(•ivanoin Calabria non ::-idifferenziavano gran d1c da <1uclli clic u::-dvano a .Milano, a Chicago, a .Buenos Aires. E non solo pc1· quel che riguarda ht cullura, ma anche per la polemica, la propaganda. l'in· formazione. I problemi agricoli dell'Jtal,ia meridionale non erano mai tnÙ· lati. manca,·a la critic:1 alla politica protezioni~ta, non veuh·ano :,eg11ala1c le ~pcrc<1uazio11i dei tributi, delle sovvenzjoni, elci b\·ori pubblici, ecc. Ira :'\orci e Sud, mentre non manéavano gli articoli :-:u problemi lontani cd e· stra11ei. La critica allo Stato-Autorità era meno importante, meno effit·at·1' di quclln ullo St.tto-Amministrt1zionc. La cl'itin1 al Governo non pot.e\·a -<.'he restare !1-fogogenerico, cir<·O:,<:rit1:1 :·ti lati csLcriori, direua « ad per– ·~onam )); sì che ~i perdevano continuamente occusioni di ,1gitazioni t! mo· tivi di persua~ionc. lo non pretendo, orn, tanto piÌI che lungi dalla patria * non di::,,pongo di quelle fonli a cui dovrei attingere per· far opcr.i cli coltura, di trat1.:1rc -<1uclla vasta e ,·omples~a questione meridionale che è ben lont:urn dail'c~– $-Cre c~aul'ita, come studio, e risolta, come impostazione politico-ammi11i– strt1tivo e sociale. Mi basta accennare a qualche motÌ\'O di propaganda e di :1gituzione che i <"Ompagni dell'Italia meridionale avrebbero potuto utiliz- • C. IJ. l!rn i11 esilio 11 J>r1ri1i-. 14

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