VITA l'aATERNA 239 -teressano ai problemi della politica italiana, ne auspicano- il migliore rinnovamento ,e vogliono darvi opera: che essi si colleghino in questo centro di studio e di azione, portandovi il meglio di loro stessi, e arricchendone l'insieme. Speriamo di -pote.r fare avere a tutti i nostri Amici ed Amiche l'opuscolo « Che cosa vogliamo» che raccoglie la dichi,-razione dei principii, e le norme per l'adesione alla Lega. Qui diamo l'ordine del giorno votato per l'azione immediata dal Consiglio Centrale, alla fine di giugno: Il Consiglio Cenlrale d'ella Lega Democratica pel rimwvamento della . politica nazionale; Deplora che il Ministero Orlando SoniW:no, faceiidosi battere su ·una q1tistione di procedura- sia sfuggito ancora una volta al sito dovere di rendere conto al Paese delle sue responsabilità· nella politica estera ed itt-terna; Denuncia la artificiosità di quelle co"enti, che lendono a per,Pet#are all'inter~o i metodi della politica giolittiana, ali' estero quelli della Politica .,ronnin·iana; Dichiara la piiì asso'luta sfiduct'a 1:n qual1mque comqinazione ministeriale possa derivare dalla presente Camera; Augura che tutte le forze giovani ed oneste del paese, e specialmente Je organùza;.ioni dei combattenti, si accordino, all"infuori di ogni preco11- .cetto ·di parÌZ:to, per opporsi con ogni mezzo ad elezioni che sieno fatte .dal Governo coi metodi tradizionali della violenza e della corruzio11,e; Afferma la neceuilà che nella politica interna : a) sia immediatamente sostituito al Collegio u>1inom,i,nale la circo- .scriz·ione plurinominale con rappresentanza proporzionale, rifiutandosi decisamente il trucco giolittia.no dello scrutinio di l.ista con o sen.za minoranza; b) non si proceda alle elezioni generali prima che la completa smo- .biJlitazione sia effettuata; nella volitica estera : a) siano chia.riti i rapporti tra l'Italia e gli Alleati ed Associati, dis- ·.sip,mdo ogni dubbio sulla. perfetta sol1idwrietà con essi del popolo italiano, ma l'sigendo •la correzione di ti1tte le ingiiustizie che, abusando de-gli error'I· dello rappresent~nzo italia.na, sono state· commesse nella Conferen:::a di Parigi a danno dell'Ita/1'.a; b) sia riso/1,to il problema adriatico, esigendo per l'Italia l'Istria, le città di Fiiume e di Zara, le isole strategiche dell'Adriatico, una equa parteci,pazione o,/' controllo sulle ferrov1'.e del retroterra triestino e fiumano, per evitare l'annientamento del commer~io marittimo di Trieste, e garen- ::ie di equ-o trattamento pei nuclei italiani della .Dalmazia con ,·eciprocità per le minoranze i11clusf nel nostro 1111ovoconfine; Biblioteca Gino Bianco
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