Vita fraterna - anno III - n. 12-13 - 30 giu.-15 lug. 1919

VITA PllATNIIA 233 CONVERSAZIONE Voci dei Lettori. Politica - Il. Diritto Costituzionale. Un -primo programma di riforme - ché <lovrebbe comprendere tutta la v,ita -dello Stato - tocca l'essenza dello Stato stesso: la costituzione. · Poichè si parla di rifonne sostanziali e non. di apparenza, la quistione ,della forma <li governo mi semhra superata. A una m011archia ,democratica sosthuire una repubblica demagogica o diSJPotica (come l'attuale ,in Francia ,dove un vecchio tiranno lontan• dalla realtà dispone a talento suo de,gli uomini e dei popoli), sembra non -dico inutile, ma dannoso. Bisogna spoglfarsi delle ideologie e deille P,regiudizial'i, che non hanno nessuna portata pratica; e IPOrtare in vece l'attenzione su quegli organi del diritto p.ubblico sul buon funzionamento dei quali è fondato il benessere e l'avvenire cl,ello Stato . .Noi ci troviamo in pi.ena. crisi delle istituzioni parlamentari. Si sente ,dire che il parlamento non rispo111de più agli scopi per cui è !orto I e che il parlamento, nelle questioni più scottanti della vita politica, ne lascia al governo la soluzione limitandosi ad ap,provare o 'à disapprovare la sua condotta. Le istituzioni parlamentari sorserc con la rivoluzione francese e par:vero allora la garanzia ptù. si<:ura della libertà di fronte agli illimitati poteri dello Stato assoluto r. accentratore. No tate bene che la lotta storica fra libertà e tira.nnide si' polarizza attorno a11a 1otta contro l'usurpazione di poteri che lo Stato, man mano <:he si rafforza, compie a danno delle istituzioni libere. Così le liber•e istituzioni romane ced-eftero davanti al!' assolutismo del nuovo •stato imperiale; così le istituzioni medioevali cedettero in lenta lotta al nuovo Stato che si affermava sullo sminuzzamento particolaristico di feudi e Comuni. Il tiranno della letteratura romantica è una ,parvenza, una figura secondaria: il vero tiranno è lo Stato con la sua èompless;a macchina di buro- . crazia, di interessi d'una oligarchia dominante di banchieri, <li milit!iri, di potenti. Ogni epoca storica si chiude con una reazione più o meno violenta contro· lo Stato. • Attualmente lo Stato sta assorbendo iniziative e attività lo Stato è tutto, lo Stato si illude di poter fare tutto. Il parlam~nto non può far nulla, non tanto. per impossibilità materiale, ma perchè è legato al c~rro dello Stato da mille interessi. Il colle,gio elettorale moderno e un feudo che lo Stato concede in beneficio ai Biblioteca Gino Bianco

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