VITA . J'ltATJ:RNA - << Avevamo subito mandato a chiedere un rinforzo. Ma intanto si combatteva. Come leoni» _- (era questo il suo paragone favorito). Ferito una prima volta alla coscie, fasciato .a,lla bell'e meglio, Donati, anzichè ritirarsi, continuò a far fuoco con furore contro gli austrfaci. Quando tutto ad un tratto non ci vide più. - « Era scoppiata una bomba vicino a me, signorine, una di quelle bombe tremende, vero Ratti?» -. E si yoltava al fedele compaesano, il quale annuiva pieno di reverenza. - « Io sono caduto, tramortito, senza vedere più nulla: capisce? Ero cieco l In tanfo i nostri non potevan-0 più .reggere e l'aiuto .non giungeva ancora)>. Quando tutto ad un tratto l'Alpino sentì un lontano rumore di p'assi. Comprese che erano i nostri. Noncurante il· dolore •d'ella ferita, il pericolo cui si esponeva rizzandosi,' timoroso solo che l'aiuto no_n giungesse là dove doveva giungere, si alzò ginocchioni, é con la sua voce poderosa gridò: - « Per •di qui, centuria, per di qui! ». - Che respiro, signorina, quando li ho sentiti accanto a me! (oh! la pena di quel sentiti!). C'era un capitano che mi conosceva e mi volev2 bene. Aveva subito inteso .la .mfa voce.» -. - - « Cosa vi ha detto •il capitano a vedervi così bravo?» -. La voce dell'alpino tremò di inesprimibile ·commossa fierezza: « II capitano mi ha baciato! Voleva che mi facessi portare indietro! Si fìgur.i ! ». - Poi la lotta continuò. - « Vede, signorina », - adesso è• l'amico che racconta -, « lui non poteva più combattere col :fucile e allora rotolava g1u ve.rso gli austriaci dei sassi pesanti con una forza, con un furore. come io non ho mai veduto. Ed era ferito, a mala iPena fasciato, ma pareva non sentisse p.iù il dolore. Faceva paura!>> -. Ma una terza pallottola che gli penetrò nel torace fiaccò quell'organismo dalla miracolosa resistenza. Ca,dde indietro. - « Credevano che ,io fossi morto!» - raccontava ridendo. - « Mi sono poi. ripreso, ma non ho voluto che nessuno mi portasse indietro. Dovevano abbandonare la posizione (pronuuciò queste· parole in fretta, · a bassa voce) ed ·era ·necessario agire con lestezza e prudenza per non cadere prigionieri. Quelli fra noi gravemente feriti erano. stati portati via {Prima, ·sulle poche barelle disponibili. Gli altri miei compagni si affrettavano a scendere verso la nostra base. Ho pregato io il capitano che li convincesse di non preoccuparsi di me)) (aggiunse Donati per non ·lasciare che io supponessi nèi suoi compagni la fretta di abbandonarlo: figi.trarsi gli alpini abban,donarsi fra dì loro!), « ed io sono andato piano con un mio soldato leg- . germente ferito a,d una mano, verso l'ospedale,· giù· per un sen- - _tiero dove gli austriaci non ci avrebbero certo inseguiti; Bisogna sapersi arrangiare, alla guerra! l> -. Rise, e il com1pagno fedele gli fece eco. Ecco quanto i suoi ufficiali, parte dei quali feriti, avevano p-oBiblioteca Girio Bianco
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