MMaM- Anno lii. 30 Giugno-15Luglio1919- N. 12-13. VITA FRATERNA RIVISTA QUINDICINALE J>I STUDIO E DI AZIONE MIIIM. ÌIIIIIIIO erlllllarlt L. 6 AIIIIH. .,, .... aos1t11itere L. 10 La crisi dei dirigenti Attraversiamo unia crisi di smarrimento tanto ,più penosa quanto meno sappiamo uscirne. E' in cutti vivo un senso di stanchezza, un desideriio incomposto di bene, ma stanchreizza e bene si. esauristono neìi1'attesa messianica <lelJ'imprevisto che ci riporti in equilibrio, e ridot1i a1la vita quella continuità ritmica necéssaria a•1suo svclgimento. -La guerra ha distrutto molti valori ·materiali, scompaginati istituti e tradizioni che nella mente dei pigri dovevano essere eterni ma la guerra ha soprattutto disorganizzato il vecchio spirito domtinanto ·che ogg.i si sente incapace a reggere o a sorreggere le esigenze dei popoli. Non bisogna spaventarsi: se tutto muore qualche cosa rimane e vince la morte; qualche cosa che dalle rovine trae nuova vita e che anzi - per sua natura - è sempre in cond"zioni di crearne una nuov.a: lo spirito. II cattolici•smo - non neJ.la sua essenza spiritual,e, m:a nella sua forma'-:- ci ha rescr troppo schiavi dei miracoli, (quasi che lo spirito di Dio si manifesti laddove la volontà degli uomini è as- ~ente) e, a molto tempo di distanza, consideriamo mira.colo persino J.'indipendenza e la ·libertà della Patria dovute a fortunati acci<lenti politici più che a.Jlo sforzo maturo deii suoi cittadini. Per i~ vero non fummo noi a prqvocare un avvenimento storieo di sì grande ,importanza, ma 1a stori,a stessa per quel suo continuo divenire die vince l'inerzia degli uomini e s'impone alla loro staticità. Ora un lilOpQIJoha formato la su,a coscienza quando sappia creare •da sè la sua storia, innestare sU'HevecchiJe le nuove tradizioni, rispondere colle azioni alle forze imman.enti che questa storia porta in sè assommandola nelle sue· manifestazioni di vita poli- . tica 'letteraria od artistica. A che vaLe essere stati un popolo grande se oggi non sappi•amo essere un popolo nuovo? E che cosa è questa pretesa granBiblioteca Gino Bianco
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