Vita fraterna - anno III - n. 12-13 - 30 giu.-15 lug. 1919

V1TA PLtTUJfA 315 La " suocerina ,, Fu Papà che trovò qu•el soprannome per la sua bambina. Ecco c-0me andò la cosa. Un giorno la Mamma mandò al Parco i figliuoli con la donna di servizio e le disse: « Stai a'.:tenta, Irene, perchè bisogna tornare a casa uri po' prima de'. solito. Dopo le sei, verrà il medico a vaccina;re Giulio ». Benchè quella .raccomandazione non fosse specialmente indirizzata a lei_ la Giuseppina ne fece tesero. Ta'mcnte che., di ritorno, l'Irene disse alla Mamma: « No·n, sa-rehbe stato possibile c'he io mi dimer:t:-cassi· di 1,oenire a casa prima! Ogni momento la Giuseppina mi diceva: « Ricordati_. Irene, che bisogna ritornare a casa presto. per far macinare G:uliu! ». · Papà, info.rma'.o del fatto, asserì che :a Giuseppina aveva del'.e tendenze da ,su,ocera - e il soprannome restò. Una suocera benigna, però: benchè un poco · soffocante nella sua ,passione di tute:are il prossimo. E siccome il suo prossimo p:ù im:n:ediato e_sottomesso è per ora il fratelJ:no, è sopra di lui che la sua missione si esercita iu modo speciale. Ma la Giuseppina adora Gil\.1Eo e 1~011 potrebbe vivere senza di lui. Quando. è ven·uto a. mondo, essa stava per compire i due anni. Lo vide per la prima volta il giorno del battesimo e ne fu entusiasta. Ma rimase così poco accanto a 1-ui e aHa Mamn~a! AJ:ora e' era ancora la sua cara Nonnina e .Ja Giuseppina, ' poche ore dopo aver riac-corrrpagna'.:o daJ,a ohiesa il suo Zu.lio diventato cristiano, ritornò in campagna dia lei! per l1as:ciar r-iposare lr1.Mamma. Rivenne poi più tardi; -e ia Mamma ron può ripensare a q(1el giorno senza un brivido! Oh come tutte !e più ·piccoìe vicende lè sono rimaste impresse_. insieme al più grande, al primo terrore mora:-e, provato dì fronte alla sua bambina! La Giuseppina a-rrivò a mezzo giorno, proprio mentre fa Marnma0 allattava il piccino. Ora bisogna sapèrè che Giulio era così lungo, così pacifico nel prendere la. sua pappa! Si può dire che la bimba, men.tre fac-~va colaz'one, non tece che vedere il f.ratel:ino in grembo alla Mamma. Poi. tut'i t' ·due do·rmirono. E quando la Giuseppin'à si svegliò, eoco da cal))o Giulio su!J.e ginocch:a materne succhiar,e beatamen~e. Come fu scontrosa la piccina in quel pomeriggio! Non voleva neanche lasciarsi ab.bracciare dal'.a. sua Mamma. A un tralto e,clamò, mettendosi a piangere:·« Voglio tornare a, casa m·a ! ». • II cuore della mamma, fu trafitto. O,e a bimba :nrncasse la Biblioteca Gino Bianco

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