Vita fraterna - anno III - n. 12-13 - 30 giu.-15 lug. 1919

VITA FRATERNA Educazionepolemica. Chiunque, dmante il trav,ag.liato periodo che intercorse dal giòrno dell'armistizio· ad oggi, abbi_a·seguito con una certa attenzione la stamp-a italiana, vi avrà certamente rilevato; attravers• gli articoli che volevano commentare la situazione, una irrequieta ed affanno"sa scompostezza dell'espressione, una tendenza ad emettere giudizi su persone ed apprezzamenti su fatti, non ponderati con sereno spirito, ma formuiati con spirito partigiano, con la visione delle cose offuscata da una manifesta mala fede o da una valutazione errata per assoluta incompetenza. Vi è stata per un ,certo ,p,eriod-o- in cui, invece di fervidi . consensi, si e'bbero in Itailia (per forza di eventi e per deficienza e piccolezza d'uomini) scissioni che esacerbarono g!i animi - una vera voluttà dell' ingiuria. Il termine voltgare ed offensivo sostitu,iva nelle polemiche l'argomento solido ed efficace da contrappone: agli argomenti de:11a' vversario: ma ,probabilmente l' argomento solido mancava. Se noi difatti esaminiamo le molte polemiche svoltesi in quel modo possiamo ben vedere che la parte della stampa che più con gioia si abbandonava all'invettiva era precisamente qu~Ila he non sapeva ( e 11011 poteva) contrapporr~ ragioni valide e fondate agli avversari e doveva così accontentarsi di supplire con rumorose espressioni e con ragioni palesemente errate alla deficie1ua • di obbiezioni serie e conclusive. . Dobhiamo .però esser· çsatti: non da ima parte sola stava il torto. Furono <pochi i giornali· che pur combattendo le loro ptù belle e violente battaglie sepperò mantenersi sempre ad un Hv.el1di polemica corretto, e nobile. controbattendo gli avversari con la efficacia stringente dell'evidenza dei fatti e della logica, senza lasci.ar·si tocca_re dal,!' esa,sperazione a cui veramente~ sembrayano g·iuntì quegli avversari non più capaci di rispon-dere con argomenti ad arg0menti; con fatti a fatti. Da ambedue le parti effettivamente si eccedette: forse di più dalla parte più debole .. Ad ogni modo H fenomeno si verifrcò e fu un fenomeno doloroso di ineducazioM! riazionai1e che me~tre da una parte.esacerbò ed esasperò gli animi, dall'altra mostrò ll noi stessi diverse cose: dove l'incoscienza e ~ • ·· mancanza di ferie di .alcuni potevano condurre; come una gran. parte delle classi così dette colte e, in genere, del popolo italiane potesse essere influenzabile non <l'alla so-Jidità di un ragionamento, Biblioteca Gino Bianco

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