Vita fraterna - anno III - n. 12-13 - 30 giu.-15 lug. 1919

VITA l'liT~RNA Sincerità che s'afferma con commovente finezza nelfa rledi<ea. «A Titi, creatura nvia, qtiando· t1, sarai grande e leggerai qNest'1 Pfr gine forse ti verrà desiàerio di me>. Ecco un uomo -che scrive i suoi libri per i figlioli prima che (>er H pub1J1.ico.O almeno ama così ,gli altri come i propri figlio&. Di tali uomini fa nostra letteratura. ben si può conforta-re, X X X Anche in questo viaggio come ;,e• precedenti l'itinerario i spesso interrotto .da suggestivi· richiami biografici. L'attua-lità 1m. pause. di calda nostalgia, incisi di paralleli sapienti, ,parentesi di vivaci raff,ronti. - E' i11 risultato d'una mi\5tica comunione con le cose esteriori E' l' evidieinza d'una continuità di fervore che domina tutte 1e contingenze e tutti i dissidi interiori. E' il progressivo rea'lizzarsi di, una sintesi ideale. Guardiamoci d'•intorno e consideriamo gli altri. Essi · vivorw per lo più .Ja giornata con un rkco e policromo corredo di oochialii. Sono operatori cinematografici di fi1ms a 'lungo metraggia. Panz.ini la vita ce la rende sofferta, X X X N elia prefaziorw è detto: « Mi parve che .in questo libro scritto pnma de11a guerra. !!i contenesse quaolcosa che presentiva la guerra e quaicosa ancbe che meritava di vivere dopo ùa guerra>. · CodélSta diiscreta supposi,zione di merito ha un_-signifka. profontlo. Proprio i1r ess.à è imp1idto il riconoscimento della reaità meraie ,che la guerra ha cotl!Seguita. Ed è la conferma più luminosa _de1l'impor.tanza spirituale dli presentimento. . E' vero. La gLier-ra è tra un. passato ed un avvari'l"e incondliabi,!i . Molte cose che -prima importavano non hanno oggi più senso. J\.fo::ti numi d'allora sono om poveri idoli artificiali. -E' stato un esame inesorabile la guerra. E chi vuol vivere M deve rimettere, voglia o non voglia, al suo giudizio. Soltanto I Biblioteca Gino Bianco

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