Via Consolare - anno II - n. 2 - febbraio 1941

,_,__,.._,.__,.,,,....,.__,...,._,...,._,.._,,._,~""-~,.._,.__~~~ ~,,.....,,.....,~~ Giuseppe Rovani aveva cominciato e s'era fatto notare con libri tutt'altro che originali. « Lamberto Malatesta », « Valenza Candiano », « Manfredo Pallavicino », che vanno dal '43 al '46, sono tre romanzi che starebbero bene a braccio del -'' Falco della Rupe 1, di G. B. Bazzoni, della « Caterina di Brono » di Achille Mauri, ed anche del « Marco Visconti » di Tommaso Grossi. Importa sapere che il Rovani fino al 1846 era manzoniano : manzoniano senza vie d'uscita. Certo egli non s'è fermato a " L. Malatesta ,, o a " V. Candiano » ; eppure - e mi rincresce per quei molti che sostennero il contrario - anche nel ciclico « Cento anni » e nell'incompiuto " Giovinezza di Giulio Cesare » la maniera manzoniana è presente, fastidiosa come certi camerieri insinceri. Però nei « Cento anni » si può sentire, stando tutt'orecchi, alcuoi scotimenti per nulla consueti nella gran marcita dei manzoniani. Non per questo, ad ogni modo, si dovrà usare minor cautela nel ritenerlo un innovatore. Si aprano intanto i " Cento anni ,, e ci si fermi alla prima pagina. Ecco l'autore, disposto sì a narrare "Ritratto": disegno originale di Giacomo Manzù , >,; ~ :-·-, . ~-· ,,,,.,.. ·' , . ·- - ,,,_.(,, '// / ' ✓ -~ ,, . \\ i\' FondazioneRuffilli- Forlì l'avventurosa storia dei suoi personaggi ma che non sa resistere alla tentazione di metter in ~ostra un poco sè stesso. Sembra dire il Rovani : a raccontar la vita altrui c'è gusto, ma è doppio parlar di me delle mie fantasime, dei miei ghirigori mentali. Sentite : « Convien_risalire a 15 anni addietro »; fin qui lo spunto storico, e converrebbe continuarlo, ma l'artista pensa subito a sè, al proprio « io », ed allora divaga : ,< allor- ·quando chi scrive trovavasi in quella età felice in cui si è ~miei di tutto il mondo, e il mondo per ~ontraccamb10vuota con noi il sacco delle cortesie· età in cui la bile non è ancora uscita dal suo sacchetto'a invelenir le vene... età in cui l'umore ... età in cui sin la bruttezza... età in cui l'uomo è il legittimo... ». E cosi di seguito per diverse pagine, senza che si venga a dire quel ch'era successo 15 anni prima, che sarebbe - ognun lo vede - il vero motivo del racconto storico. Trovare l'esempio dell'intervento dell'autore col suo « io » nella materia narrativa proprio in capo al libro, è significativo e programmatico. Aveva forse il Rovani negli anni d'esilio in Svizzera letto e mandato a mente il " Viaggio sentimentale » di Lorenzo Sterne? Forse sì, chè questi meriterebbe il rancore di tutti i lettori per avere insegnato il ripiego della divagazione concettosa e fantasticante. E Rovani nei " Cento anni » pur tirando~i sempre dietro l'intrico della sua lunga fi~ lastrocca, s1 ferma spesso e compiaciuto a far quattro chiacchiere con se stesso. L'infelice donna Clelia e il bel tenore Amorevoli soffrono mille pene nel quadro ,della loro passione settecentesca? Ebbene, l'autore farà loro un bel predicozzo sull'amore, mettendoci dentro tutto quello che gli passa nella mente. " L'amore è il sole dell'anima, ha detto e stampato Vittore ~fogo, quando non contava che 20 anni (e qui basta V1ctor Hugo e avanti se stesso!) ossia ,quando nemmeno gli uomini di genio hanno potuto ottenere ~ali'esperienza. il permesso ed il diritto di parlar delI amore, nè dt nessuno degli altri enti morali. .. » e poi, via, a,citare part~cola~ibiografici di Hugo per spiegare che I amore è d1 tuth : " Se non è oggi è domani ma verrà il tuo giorno anche per te, o gaudente bevi~ f"re di vermouth. Felici noi, soltanto, che, grazie al t1elo, non siam più di primo pelo, e che, avendolo subito a' nostri giovanetti anni colla sequela di non so quante ricadute, ora, al pari di Renzo, possiam diguazzarc1in mezzo al flagello, sicurissimi d'andarne illesi ,,. . E così d! seguito, portando esempi per pagine intere fino a sorriderne egli stesso. E non possiamo non sentire_l'ironia bonaria della chiusa, pronunziata con invocaz10ne tragica di chi ha le gote pruriginose di riso: " O giovanetti, o giovanette, o donne, o uomini, che versate in qualche periglio amoroso, o voi tutti adunque che mi ascoltate, se mai il quadretto che v'ho delineato fosse_atto a produrre alcun effetto, fate buon pro dell'avviso, e ringraziatemi; e chiudete i vostri cuori in fretta ». Il r~ma_nzostorico in queste mani si at~ofizza, perde la s_uav1tahtà, il suo interesse. Chi verrà dopo il Rovani, altro che quadro storico noterà! Noterà le stramberie di lui che ha continuato a far chiacchiere dalla ribalta del libro; a mettere in mostra se stesso. Perchè al romanziere in alcuni momenti è caduta la maschera ed ha palesato netto e preciso che il padrone dell; scena era lui in persona, altro che la storia. La storia di~esse pure quel che le sembrava, ma il capo buratti- ~a10era lo scrittore in persona, e i fili li teneva tutti ~nmano _ebene. Leggete queste righe, se non pare che 11Rovani, annoiato di certi personaggi, li abbia gettati

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