L'Unità - anno VIII - n.8 - 22 febbraio 1919

L'UNITA Pel convegno degli ,, unitari" 0,11 qualr ltllne mtlllamo fiw alla pubhlica• :ione di quanto gli am/ci ci !,muw scr,1/o sul (onivg"o tkgli « 11ml.11i ~ • .:,ti p1ossimo 1111mtro n~us11mtu1110 t ro1td11tlere .(), H.omft, 30 gennaio 1919. Come sede sarei d',1ccordo con altri nel proporre Romà o Firenze. anche per la loro speciale posizione - specialmente Roma - che permette agli amici di ogni pa1te d' Ita– lia di inter..-emre ~{!nza su!)tenerc spe~e di viaggio gmvo.;c; come data, quella che per– mettcr.rnno gli attuali Mini:,tri della Guerra e della l\farina ! J )egli argomenli da di~utere, sarebbero P:iÙ urgenti ,. più importanti qoelli di car.tt – t;e pti;ì,i:1J, E. di que:,ti, il principale l· 4ue ~ 1 i ~uarda la « r.-tppresentanza pro– porzion.tle ,. : problema che bisog:rrr·non sola:. mente discutere e ri!s<>lvcre teoricamente. ma imporlo alla Camera e al GO\·erno, perchè la « nuova Camera ,. non sia eletta coi vecchì !,istemi. • , Secondo a questo è il problema ~ ,alfO! -~>olo, che è il meno e 11 pcggq $sentato alla Camef:1, ed è di\'ell• tato il giocattolo dei n1)!,lri wlpo11i - ,;erdi, rossi o ne;i - di 1\hinlccitoriu. li popolo - e piJ di!,tintamente il proletariato - non ha ne83:una .:scùnr" p li'lirn, speci.tlmente nel me• ridionalc e nelle h,ole, e quando tv>/; lo fa come se anda~-.e a "entir la predica, ~mm ne3Suno intere!>~, e spe-.so di111piacente di per– dere inuli/mmle (!) qnakhe rnez.u giornata. In !-.eguito verrebbero gli altri problemi materiali, economici, finanziari. Per la parle ammini~traliva bisogna tener d'occhio la riforma ctella burocrazia, di cui tanto si di..cute e nulla :si fa: è n~ssario che i nostri burocrati si.mo libai dalle pres– aioni agro-dolci dei signori di )lontecitorio e del Senato, e siano veri respo11snbili del loro operato. Ma, !,Cnza volerlo, ho oltrepassato i limiti che mi ero imposti; ed Ella vorrà perdonare queste quattro chiacchiere di un impertinente di 20 anni. In conclusione gli argomenti da discutere aarebbero molti, e gli amici dell' Onitd lascia• no alla reda1.ione il compi.a di vagliarli e or• dioarli. L' interessante è che ci riuniamo, proj>(.'· nendoci - e mantenendo la promessa - di 1a\·orare uniti alla realizzazione di quelle idc.c, che l'Unità ha SO!itenuto in questi anni e che sono i,tate combattute pcrchè bChìette e vere. Unii i pt>tremo fare di più e meglio di quello che abbiamo fatto fin oggi. NAUTA. XXII. Zona dì guc1rn, 29 gennaio 1919. Come vecchio lettore cd abbonato del- 1' Umià, che sente di dover molto al giornale e pensa• con esso che l'avvenire dell' Jtalia è tutto nei giovani, se sapranno fa.si colti come hanno saputo essere coraggiosi, aderi.sco pie• namentc all'idea di un convegno, e mi auguro possa tenersi presto, in una dttà centrale, ad es. a Firenu. Secondo mc i principali temi di discus. sione del convegno dovrebbero essere i se– guenti: 1.• Riforma elctt.Qmlc nel senso già espo-– sto da?rUn,~ per fame comprendere la ne– cessit,i alla Camera attuale, o, piuttosto, dato che c"è poco da sperare in proposito, per far sì che l'opinione pubblica I' impon~a al Go– vemo : in ogni ca,o per non lasciarci cognere impreparati dalle elezioni, che avranno luogo a pace ccrnchiusa ed esercito smobilitato. .:. 0 l.otta contrQ la burocrazia. Chi è stato in trincea sa com~ fii1 là sia giunta la burocrazia a irritare e snervare an– che i più forti ; ed ora tutti ,·edono come essa stia attossicando ad uno ad uno i frutti della vittoria. 3.• Rinnovamento completo e radicale - non rifo; o riforma - della Scuola. e spec1.1lmeble d~lla Scuola media. Il problema della Scuola comprende, si può dire, tutti i problemi di cultura del paese. Gli insegnanti mcdii terranno proba- bilmente a Pasqua, un c1m;,;:,e-;:,0. Tutto dà a vedere che sara ben di\'cr~n dai I recedenti, nei quali la preoccupa.dl) UC economica sornr– chia"~, anzi annullav.1. ine... or;ibilmente, le al· / tre. Cli in~~l}auti l9tt;H;1no, allora, boia ti e incompresi. E ncce~s,1rio che oggi sappiano, primn o dopo il loro Clingre:--so,c1·e~cre sor– retti da ciò che di più (·olto e di pili corag- gfo:0-11a l'opinione puhlilica nazionale. 11 fatto che molti gio\ani, p~lrecchf giova– nissimi, appena tornati dalla tlinn~a, si :-:iann accorti del movimento di idee st;scitato dal- 1' U11ilà, lo abbiano !:!C~uito e ci si siano ap– passionati. ha un ~igni'icato eccezion.1.lmente importante e confort.'lnti~-;imo. Si ripete. nel campo della pohtka (u..o la parola nel sensò più \'a...,to e migliore) quello ~be io Ull camJ>O1.1uagic~lt,:ii\'dlllClllc t:Actit.:o ,n·· \'ennr dal 1()08 in poi per opera dt!lla Voce di Pre1.1.olini e di altri. Come la 10a non tendeva a fom1are e non formò uno od un solo cenacolo letterado, to .. i l'l'11ilii non tcnrle a fonnare un partito, ma a rinno\·are i par– titi, dando loro una base nuo\'a di coltura e di onest:.ì. l giovani saranno i migliori intro– duttori cli queste nuove abitudini trasf,irma– trici: ed assistendoli ~d educandoli, I' l/11ità compie un'opera straocdinana.men:e meritoria , per l'cle\'azione della vita naziona 1 e. Occorre dare all' l '11i/à la mas.:,ima diffu– sione poi,;sibie. in particolar modo fra i gio• vani. Prop, n;o un abbon~mento· sostenitore in due ~rate seme:,trali di 15 lire l'una: e chiedo che gli abbonamenti so~tenitori diano diritto a rice\"ere più d'una copia del giornale. Tenente G. I. (Accettiamo, :,enz'altro. 1.t. proposta degli abbonament ~,tenitori ... eme,trali. Quanto al diritto degli abbonati ..ostenitorì di rice\'ere più di una copia <lei giornale, esso è evi– dente : 30 lire dànno dirillo a tre copie : ba• sta chiederle]. XXlll. Zonn di ~ul!rrn, 27 1-:cnn:\io1cp9. Non è. ritengo, maturo e.I' ingaggÌi\_l'e,ma discussione, che poti·ebbe farci perdCre del tempo, su ciò che do,•d nascere dal coove, gno, se, cioè, un partito meramente politico o una lega a base di morale J>Olitica.Di ciò, sebbene fio d'ora~ ne J>l:-i~.l prospetiare l' i• dea, del re:,to natnrale, ancmo tempo a <li• scutc1e, o meglio, ne :wrà tempo il com·cgno. Accetto quindi i punti preliminari, dati d;~Jl'l/,,•là nel 1'. 4 e clic, !<iOlo, mi permetto d'invertire, cosi: 1.• sede del convegno 2.0 argomenti <la di.:.eutere 3.• data c\cl c,;on\'cgno; pcrchè in quest'ordine iu li \'Cdo prospettati su una migliore scala di facilittt di solu– zione. 1.0 1\11 pan:: che J,ireuu rii-1ponda ade– guatamente alle varie esi~eM:e del convegn0:. 2. 0 Una noti?:iola de I' t,'J10 dt Paris in– formava giorni fa che probabiJll)cnte i preli– minari di pace @@PllR fiOWlti i~.2,~_ che in Francia le ~1,:,im pobtidu a\'ranno luog.> in agosto-settembre. Senza che si sappia nulla, come al ,olito, in halia a\'\'crr::'t a un di presso lo st~so. Quindi, il primo e grande problcm:.1 che :.i presenterà da risolver,• non appena firmata la pace, cioè non appena saremo lul/1 ritv.-n.!ti, sarà l'elezione politica. Argon.enti da discu– tere nel con,·egno, qumJi. cle,-onoessere quelli, che pur do,·r.mno es,cre la base dell' nume– diato programma politico nostro (riforma elet• torale, istrm:ione, bu1ocrazia, tributi, ecc.), :iui quali sarà imperniata l'ele1.irmc poliuca. 3. 0 Una data precisa non ritengo possa essere stabilita fin d'o1a, menlrc nulla si sa della smobilitazione, spede di quella degli ufficiali. Che varrebbe a riuniff.! a convegno una minoranr.a? Allora ba,tcrebbc la 'dire– zione del giornale. mentre il convegno deve servire per l'affiatamento della grande mag– giora01.a, che poi, t mando ai ~lngo!i centri di abitazione. prolificher;\ nuclei di vitale e sana energia politica. Ritengo, perciò, di s0pra,~derc alla scelta di una data, che dovn.\ in ogni modo essere tale da permettere la partecipazione al con• ,egno degli ufficiali attualmente alle ;inni sino alla cla,.,e 18<)z. e quindi <loH:.\ C!-.:..Cre Jtabilita dopo li rinvio in congtdo di detta eia~. Ma intanto occorre che l' tililà Jl\mga sol– lecit.t mano, twne del rc:;to ?a .già prome:;!O, alla tratta;:ione dei problemi polilici pli1 evi• dcnli, in modo che i partecipanti al conve– gno abbiano già, per matura t.:oscicnz:i e di– battit). idee prcci~e e chiare Mii problemi Tenente 1-LR. Plaudo :.1ll'otlima idea del convegno ner btro, cui adt.:ri.-;t.:o loto cord~. Com~ 1iede, riter– .. r~ 0J)J>Ortuna Firenze; come data. le foric ~~llitli tfra il 3 e il 20 aprile). I~mi: ,m• 1.i-tutto,la lotta cc,ntro la Lurocrazia cancrena della nostra vita pubblica. ?\Ti &1 J>em1ettadtare in proposito un fatto che tuttora ..,i ,eri(ka. li l\lmil)tero della Guerra con circolare z620 del 28 dicembte 1918, pubblicata sui quotidiani del I IO gennaio, determinava il congedamento degli ufficiali impiegati dello Stnto entro il 10 gennaio 1918, e già con precedente circ. 2.588 ne aveva fis:Jate le mo– dalità. Sarebbe ~tato veramente ingenuo il ritenere che per tale data i vari l\linisteri in– ter1.·ss."\tia"rebbero prese ed emanate le di• s1>0:;izionineccss.trie drca la ria~u111.ione in servizio, nella pro1>ria sede, del pe~onale di ruolo; e la conseguente diversa utiliuazione degli m vcntizi e dei :-upplenti. l\la :-id un mese di di:,tam,a nè la i\liner\'a ;u': gli altri Ministeri nulla hanno deciSll, e quando un ufficiale, che ha la disgrazia di continuare ancora a ttervirc lo Stato (e perch} gli fu ne– gata l'indennità di congedo!), dopo aver com– piuto il suo dovere alla fronte, si pre:,,enta alla propria Direzione, gli capita di \'edersi accolto come un rompiscatole quahM1si; sentir,! rin• viarc in vacanza finchè il Ministero compe• tcntc abbia ponzate le sue decisioni ; subire trattamento economiço inferiore a quello dei suj)plcnti o avveollzi e del personale di ruolo rimasto a casa, o essere i)Cr&ino .... tra– slocato di sede! Finchè non si sradicherà dai Ministeri la piovra burocratica, che giolittidnamente lavora a creare il malcontento e fomentare la ribel– lione, ogni nostro buon proposito, ogni nostro succe.;so sarà. infici to. In secondo luogo pam1i necessario stu– diare insieme i me1.1.ipiù acconci alla diffu– sione della cultura, al miglioramento della scuola, per ridare onestà e serietd alla nostra \'ila pubblica. Infine, gioverebbe uno scambio di vedute sulla politica estera dcli' Italia, perchè troppi sono onnai i sintomi (e un .tnno di servizio militare in Francia mc ne ha offerti non po– chi). che lasciano intravedere una ripresa del programma cavalliniano tendente a seminare 1.iz ~nie fra l'Italia e le sue alleate. Prof. MARIO TORTONESE. xxv. 7..ona di guerrs, J febbraio 1919. Aderisco ali' idea di un convegno degli amici dcli' 0111/à, e per parte mia propongo co– me sede 1\'lilano. Credo poi ~ia utile fu::.arne per tempo la d :i.rn, affinchè ognuno di coi, che ancora si trova sotto le anni, po:;s;t prepararsi ad otte– nere una bre,•e licenza per l'epoca fissata; cosi non si attender.\ la smobilitazione; 1.ltri– menti credo vi sarà da aspettare troppo. Ufficiali e soldati, sopratutto i primi, oggi non rendono neai-:chc una ,decima parte di quello che percepiscono e mangiano; quelli che come me non sono pH1 giovani, avendo passato la trentina, pensando al proprio stu– dio chiuso da 4 anni, ~i avviliscono. Noi stiamo qui a fare da comodino al molti uffi– ciali superiori, che temono il dtorno allo stato di pace. Pcrchè non si riduce l'escr<.ito a quel mi– lione o 1>0eopiù cli uomini, che ancora oc– corrono per arrfrare sino alla finna del trattato di pace? I milioni, eh~ si potrebbero risparmiare, sarebbero !,Unìcienti per rimediare io gran parte al probl,ma del pai,;,aµ:gio dallo ~tato di guerra a quello di pace. E intant.1 ogni uomo, c..:heha un mcqierc c,d una prof<.--ione, .s..1.rebbc a casa, e mentre indt1~trie e commerci stanno ri\)rg.111iz1.amto .. i. potrebbe and1 1 egli scegliere la -;ua via. Ma ~ ci smobiliteranno fr tre o quattro mesi, ~adt un altro anno ~rduto. E per c,;hi nm1 C:: impiegato e non ha ne.,- , suna attitudine :l diventare etrctli\'O, h\ prn– spettna che gli ~i presenta, non è certo bella. Ten. I. F. XXVI. Zon11 di gu~rr.i, b ft-bbralo 14'19. 1. D~1ta del co1weg,,o. Propongo la metà di aprile. La i-;mcbilitaz1onc sarà più avan– zata; per le ferie pasquali. tut:i, e gli ln:,e• gnapti "pcvialmcnlè, sarn~o più hbori; pc>9 tremo ct1:1conlarc un progr:rnuna pnuco ptima che si inizi il mo\'imcnto elettorale. (Al quale, però, io penso. non dovremo concorrere con candidature). .?. Sede del convegnq. Escluderci Roma, centro parlamentare burocratico, che dobbia• mo svalutare in tutti i modi. Veda la dire– zione dcli' Unità quale centro, con qutsti orari ~ con questi 1110\'imenti cli soldati, 11ia più co– modo a tutti. 3. Punti da discutere. Escluderci la J>Oli• tica estera, le cui questioni saranno già, al• meno in pectore. ris lte quando ci riuniremo. Occorre dis1.11/ere crtar, un programma d'az\one. li tema bclrcbbe fondamentalmente uno: • Necessitft urgente e possibilità pratica di sostituire il regime ccntrali,tico-parlamentare– buroératiço italiano~- Per es-.cre pratici, proporrei questi l0mmi: a) de~entramento politico: i~tituzione di governi locali : la rel,t'ione ; h) l'amministrazione della gin.ittizia: ,) l'Istruzione. Proporrei infine: « Il nostro contegno nel prossimo periodo elettorale •· Tenente T. Anch · io attendo quello clte sarà deci:10 per il convegno degli « unhari •, cd eaprimo il mio desiderio che questo avvenga dopo la smobilitazione in una città centrale : Firenze o Roma (forse anche Bologna imrebbe adatta allo scopo)i e ci dia quakhe iodiriz7.0 sui più urgenti problemi della ,·ita italiana, che non si ri.:ioh,ono &alo adesso, egregi signori 508 1 ma si definiranno soltanto dopo che noi sa– remo tomati alla vita (poichè c..--oo.ì ci con• dannano alla morte per consunzione). Tenente M. A. Verona, 15 febbrnlo 1q19. Sono un macl.'hinilita ferroviario abbonato all' Umìf1 dal rag. Luigi Mazzadl di Mll:mo. L' 011ilr> mi piac~. Una volta ho sentito attri– buire a un'illustre chiacchierone questa defi– nizione della politica: ~ L'arte di maneggiare lo sterco senza sporcarsi le mani » - defini– zione, che dato l'assurdo che contiene, si può ridurre a quest'altra: « L'arle di :sporcarsi le mani •· In questo caso la politica è quella sudie<:ria sudante c-he i,ignifica tante CO!,C : intrigo, trappola, barattù, lubrificante, imboni– mento, trampolino, nicchia, zecchinetta, ecc. ccc. Non so :ic in Italia cì i,ia molta go.:nte; per cui la J>Oliùca sia una ~ diversa; ma mi pare che quel gruppo d'uomini, che fa capo ali' Onilà, non solo sia composto di per· son pulite, per cui la politica è una cosa limpida, un giuoco davvero • senza malizia e senza inganno »; rua anche mi pare che que– sto gruppo di galantuomini e di teste libere vinca l'assurdo contenuto nella cinjca defini– zione di quel parlamentare: perchè non solo maneggia senza sporcarsi le mani la poli– tica-sterco dei J>Ohtici trappoloni o demager ghi : ma anche ne fa fiutare il tanfo alla gente, ne fa in pubbli..:o l'analisi, con pr~ fisione, senza fretta, senza turbam.!nti gastrici e, per quanto la materia lo consenta, con garbo ed eleganza. Come macchinista abbonato da un ragio– niere umìan'o (e come!!), mi p'iace abbonare un avvocato, lieto se questi abbonerà alla sua

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