L'Unità - anno VI - n.16 - 19 aprile 1917
.., problemi del' Direttori I ANTONIO DE VIT: Diruiona e Amministrazione I Roma, via Adda, 4, - Ab, · · Abbonamento sostenitore a~uo L' re 2<1 " Si pu..,bhca il giovedi a ROM.-.. t, Anno VI - N. 16,. 'I ,, '! 1 1 9 Aprile 1917. Il SOMMARIO. AN~ME IN 1 J>,ENA .- L'Unità . . :. · A.NIME . IN B·E·,N-.A· ,,. •.; • lt • ., ,$a: . . '[~ TT.A.:t! .,.P4 l .. ,~ f- l'{I, M'-3.A f~,-OM,,', 1.- CIO - S. Auollini. 'I COME SI VOTA PRUSSIA - F. Andreani. L;E PENSIONI 'DI GUERR'.A - E· Lolini. ITALIA E POLONIA . , INTORNO ALLA " FERRO E ACCIAIO ,, fC Ri dolfi - L'U nifa : DELEN'DA AUSTRIA - G. Surra, . PREGIUDIZI - Agricola. IL GÒVERN ·o BUROCRATico. FkMME~TI DELLA ".ITA ITALIANA _. f giornalt' - I,n tempo dt guerra. • ··Premio agli abbonat i ♦ Glì amici che invieranno ali' A)Jlmir,istrnzio– ne lire i.50, oltre il prezzo di abbonamento, l'iceveranno una copia del volume COME SIA-MIJ ANDATI IN I.IBIA studi di Agriéola E. Azimonti, A- Bernini_, L. Caetaoi, C. Colm~onico, A. ~h(sleri, (:· Gll'et– ti C. Maranelli, G. Prezzohm, G. R1cch1er1, A' Rioè G. Salvemini. V. Simonelli, Un !;(CO– g~afo, Uoo studioso di storia antica, E. V.aina. che la libreria della Foce vende a L. 3.50. • LA NOST1'A OPE RA 1•uò essere aiutata: 10 Sottoscrivendo v.na o '/Jitì aaion ·i <Lell'Unit à., 2" Prendendo un abbonam ento sostenitor e nn - 1mo d.i lire 20, o semP.straLe di lire 10; 3" Prendendo un abbonam ento normal e di lire 5 annue, piuttosto che comprare sçttimana per set- timana il giornale dal rivenditore; . 4° Facend o conoscere !'Unit.à al maggior nvmer ' possibile di amici, chiedendolo in lettura nei caff,' , nei circoli , nei pvbblici ritrovi; 5° Inviand o-all'Am,ninistrazione dell'Unità ( Ro– !na, Via Adda, 4), nomi d1 possibiti •abl>onati , JH:r L'in11io di numeri d.i saggio. ♦ ♦ • FATE OGGI quel che potr este fa re doma ni . Cioè, se il giornal e vi piarr> e pensale rii n/J– bonarvi, non tardate n comvrare uno carto!i– na-vaglia di cinque lir e vcr l'interno e di clie– d lir e per l'estero, e speditela all' Ammini- 1traziu11e dell'" Uniti!", via Adda, 4 - Roma. neo ~- ~- - · .,__ .... ~ • h ' ·• '+· •,_ · I· - ' ., - · ' 1 i- . ' .,. Preoccupazioni clericali tlo tempo, volemmo la guen-a pei· la libertà di ·tut- L'on. Tovini. clericale e ' quindi neutralista , ~ diventato neutrali s ta più ché mai dopo Ì'inter – . vento nella guerra degli Stat i U'!\Ùi. Dove 8J1- dremo a finire - doma1~da sui gi01·nali del tr us~ cattolico - se con~inuiam o .a « su blimarci coi grandi id,eal i americani))? S_i. p,o.l'la di un a nuo va crociata, si par la di detrodll zare g·li Hohem ,ollern e gli Absburgo; si par la di fondaJ·e l'asso ciazion e fra le nazioni; si pa,rla di reint egrar e tutti i dirit ti di nazion~li tà.; si par la di 1'1éonsac ra re il regn ~ del diritto sulla forza, « In un p1·imo tempo noi abbia;mo fatt-0 la guerra per fOUq11ista1°e al l'It alia i suoi confini natura li; in uri secondo temp0 ab– b-ia.ln' o fatto ' la gu err a per la liberazio ne delle na– zioni oppresse; ora, in un l<irzo tempo, sp ingiamo inn an zi Ià guerra per la democratiz zazione d-egli St8.ti )1, u E quando finiremo la guerra allora? 11 Quando ci decider emo a mett ere giudizio e a ri– torn a.re all'ovile di Erzb erger e di Biilow? , l'!oi ri cono ~cia.mo rii 1 buori gi-ado che !'on . Te– vini ha:, dal suo punt o di vista di agent e del Va– ticano , 6666 ragioni per volerla far e fjnita senz a rit ar do. ' In questa guerra è in gioco sopratuttò l'esist enza dell'Austri a-Un gher ia. Ora l'Austri a -Ungh eria è 19 Stato dei ·congre ssi euca ristici. l'uni co Stat e d~) mond<:>'in_cui il cattoli cismo sia, effettivam ente reli'gion e ~ominante , il paradi so terrestre dei ge· suiti l'ultimo sicuro appoggio rlelle ri vendi cazioni politich ~ del v ·a ticano. E' nat 11rale J:Hll1.ant'> cJ1-e l'on. Tovini trovi diaboli ca qne stn l(Uerra , in cui neri colano . i destini dell'Austri a.! Eppo i il Vati'cllno , orm ai. ho. tr oppo stre ttame n– te lega ti ovunqu e il suo p resliµ'io a quello di tutt e le a.ri "~tocra,zie e di tutte le autocrnz ie, perchè non deliba p,:·eoccl'lpar si rH•"'tj,ìe.s~o 11t1i111ond\), !t1'-cui ogni vecchia a11toritit socia le min ac_cin di esser e travolta. La vittoria della Germania ,, dell'Au stria l,Jvrebbe dato la pro Ya clefiniti rn della superiorit à dei regi.mi gerarch ici su i regimi democratic i; .in Ttalia il partito clèr icale. sostenut o dai vincitori , avr ebbe flnUo di ·essere incud ine e snrcb be diven– tato · ma rt ello; il pr oblema della sovranità. pont i– ficia siJ.rebbe stato ri <lSaminat o e risòlut o sec9ndo i de sideri cièu· on. Tov-ini; la V rafH"Ìfl, punit a con la · scoofitln della sua empi età, avc1·ehhenbban ù0- nnto il regime a nticl eri cale, e si sareb be prec.ipi– ta.t,i, in piedi del SaJlto Padr e. lnv ece tutto qu esto , bel sogno è naufru gato. E come se. due anni e mezzo d i di avolerie non ba– stasse ro, ecco la r ivoluzione russa. ecco J'int er– ,·cnto ame rica no. Ob, su si pol,~sse ~alva re qu a•· ros a dal naufra gio, ngit anclo lo spe flro della de– mocrazia un iversale! Sl, l'on_ Tovin i ha rng ionr ... (l~I suo pu nto rli dstn. E n ulla ci rall egra p iù , ·c1a1 n ostro pu nto di vista, che l'angos cia dell'on. Tovini. L'int erv entismo democratico Solamente, n oi ,non poss iam o consentire aJl'on. Tovini di afle1mare che " n oi " in un primo tem– po ,,oJeva mo la guérr a in :edenti sta, in 11n secon- te le nazioni oppresse e oggi in un terzo tempo vogliamo la guerra per ~Il demo crazia univer– sale. ,,, Noi ;,. ~ Chi? Non oortame nte noi, demoar a lici italiani , o per lo meno di quell a parte di democr atici ita – liani, che sappiamo quel ohe vogliamo e non pren– diamo a prestito la denomin azione di democ.r.a,tici per convenienz a o opportunità politica. Per noi siffatt a successione di tempi e di programmi non è mai esistita:. Nella guerra promossa dalJ.a Ger– mania e dall'Austri ~, noi abbiamo sent i~o fino dal primo momento un attentato . terribile contro la libertà: di-·tutte le nazioni, compresa la nostra. Difendendo la indip end enza nostra, senti8.ll )o di cont ribuire a lla dife sa di tutti coloro, chè erano come noi e insieme a noi minacciati. E poicllè , nessuno sviluppo democratico e possibile in un a nazione, ,che non goda di asso luta libertà interna .– zionale, n oi sentivam o e proolamavamo che difen– dere la indipendenza di tutti i popoli, compreso il nost'l'o, contro la prepotenza germanica, ·era difendere ovunque la demo.crazia contro il milita – ·rismo prussiano e contro tutti gli a.lleati ohe il militai-ismo p1tussia>no si era preparati. nelle stesse nazioni 1 minabcia te:;i •lti E seJ\tiamo •<nelle ·stos50 tempo -Ohe resistere al– l'a g ~essione tedesca, (e IvinellJl a 'éra costringere i' popo lo tedesco _a ricono scere il fallimento dei suoi ideali militaristi ,· ci<lè abbliga:rlo ad adat– tare la rpropria · .st11uttura politi ca interna a:lle nuove condfaioni. creategli dalla sconfitta: !ottan– do pe,· s alvar noi d n.ll' ow rossione del militarismo ted'esco, aprivamo anc he i:•er la Germania J.a ,v;ia ad , m rinno vamento dem ocratico, per quanto qu el popolo ne _sia capacP.. . . . • _. ~ ,· ~- . La ctrcostanza ch e in qu esta lotta l' ltali" avesse anche da sistema re. con l'Aus tria alcun e vecchie pendenze di confine nazion ale e milit are , non h a a vuto sul nostro spirito azione prepond&– rant e.· Noi avremmo voluto egualmente la guerrn , anche se non a:ve$Simo avuto eia risolver e uno spe- cia le prob lema di irredenti smo il.aliano. Il che non toglie, che risolvendo il J)rohlema magg iore dell a indip end enza n azional e nostr a e di tutt i i popo li d'Europ a, la, n ostra gu err a non debba . risolvere anc h e il probl~m a speciale dell« integrazione e della sicurezza italia na. Nè esist e àlcun a correlaz ione fra Il).maggiore o minore "largh ezza del 'Programma di _guerra, ~ una ma;ggiore o minore durata della g,uerra stes – ~:.i. Lo ,ifor zo, che occor:re per risolivere il proble– ma ifr edent ista ata lian o, occorre iper riso.lvere anche tu.tti gli altri probl emi, e viceversa. Que– sta è la caratteristica tra,gica di questn gu erra: <"he lira i due partiti non c'è compromesso possi - 1,ile: o si vi ne<Jsu tutta la lin ea, ; si risolv ono t.utt;i i prob lemi in sieme secondo li proprio !pro– gramm a ;· opp ur e si perd e su tutta la Jlnea, e ci si sottomette sen7'8.discute re alla volontà del vinc itore. E ,quello fra gli alleati dell'tUna o del– l'altra cambinazione, che si illudesse con una pace sepa; a ta di poter accomoda.re le faccende
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