L'Unità - anno VI - n.15 - 13 aprile 1917

II 6 L'U NITA ·UNO SCANDALO L' A'VCrnti tro va ùeplorernle che a I Cong r·esso delle Socil'là scirmitlch,• tenutos i a ) lilan u nell:r settimana scorsa, 'ii sie110 tro,a ti deglì ora.tori , che han pa r·lalo in ùife.,a ùel pr·otezioni sn10 side· 1·urgico o granario. Qm•,to a ni~ ne • esf'luma scandal izzato - u mPntrc si parla di ri n110\; 1• nrenlo ab imis della vita e(•,1110111ica di tutt e le nazioni! "· :\1a in vel'it à, noi non con1p1·crHtiamo :-e l'A Pan• li si sca nd alizztL sul soriu o per Jrnl'la. Che qu alc he avvocnlo o pr of~ssure sa la ria lo dalla camorra J)l'Olezionista vada in un Con– gresso scie ntifi co a g11udagn,u·si i suoi sa lari, ti– rando l'ac qua ~LImulino di chi tu paga, /> nalu · rnle. Nè c'è da spave ntars ene, specialmente se si conside1,i che g li emissa ri del pr otezionismo non sono l'iescili a far e a pprovare le loro prop oste, e il Con.gr-0sso non hn 1,reso rws.suna dclibernzio· se in nessun senso. Lo scandalo veran1entc grave e, in vece, che « men tre si parl a di rin nova mento ab imis della vita econom icn di tulle le nazion i n, i sociali sti italiani si disinteressino del problem a. doganale - che è un o dei pr·ohlemi contr aii del momento attua.le - , o ])l.'ggio dieno il lor0 a ppogg io alla camo rra p rotezion ista, e lascino solo solett o Ugo Guido Mondolf o a pr oclamare che i socialisti do– vrebbel'O esser e an tiprolezi onist i. Legga l'Avanti la ('onfedera;ione del lavoro del 1. gen.naio pa ssalo. Vi tro verà scritto : « iamo anl ipr otezienisli perch/> tendiamo a u so p1) rim ere la gue i-l'a eco nornica tt'a le nazioni , « condizione 71rim a della so7171ressio11p della yuer – " ra delle anni. Tend iam o alla libertà di sca mbio « per rag ioni di J)Olitica int ern aziona le, più che « cli 'J)oliti ca econ omica intern a. e perchè il libero « sca mbio coinci de col pia.no di ricostruzi on e so– " ciale che noi vag heggiam o. Però non ci na.scon– " diamo che la qu'estione dell'11bolizione dei daz i « protettiv i è mollo simile a que lla dell'abo lizfone « degli ese rciti. Come nessuno Stato d'Eu ropa « potrebbe d isa rm are se non disarmano contem· « pora.nea.menl e lutti gli a lt.ri , cosl nessun P aese « d'Europ a potr ebbe abolire totalme nle i daz i, se « un a politica pa rnl lela n on fos«e segti ita dn gli « altri Stati ». Dove si vede come qualme nte la Conf edera;io – ne del lavoro è, bensl, a nl iprnlezionisla; ma è un antip rolezionismo, il suo, assai platonico. Sissi – gno ri , la libert à degli sca mbi è la condizion e µ ri– ma della sopp ressione della g~rerra colle armi e della ri cosl rnzione sociale che i socia listi · va· gh egg iano; ma essa disturb erebbe queg li operai indu st riali , che formano un a minoranza infinite – sima le della classe lavo r atri ce italian a, ma for – man o la mag gioranza delle organ izzazion i socia– liste. Motivo per cui si fa bensì la campa gu :1. ·contro la guerra ., pe,rchè sa rà util e nei giorni del– le elezioni; e si vn.gheggia bensì la ricostruzio ne sociale a bas e di sol dell'avv en ire, perchè an che ' questo è· comodo pei !tiorni delle elezioni, :via d i– nanz i ad un mez zo efficacissimo concreto per eli– minare vera ment e ~na dell e più gravi ca use di guerr e, e per 1-ealizza.re il fam oso idea le, si scan– tona pru dent emente: e si proclama che « il siste– ma capitalistico sa rà sempr e j)itì incapace di r ea– lizza.re la poli tica del libero scamb io»: e poichè l'In gh ilter ra, essend o paese nello stes so tempo cap italisti co e di libero scamb io, smenti sce quostr , srem J}ia ggine, ecco che la Conf ellera;ione del la– vo ro proolama che « 1mr tr o71710 anche la terra cla ssica del liber ismo -è min acc iata dal pr e\'a lere del le co,Tenti pl'Otezionisle », qu as i che la mi. r-accia ind ich i già la vittoria d el pr otezionismo. Quel 71urtro71710 ,sta lì per l'onore della firma e per semplice omaggio plato nico al sol dell'a v– ,eni r. Il giOll'no,in cui il libero scambio fosse scon– fìttò in In ghilt erra, ~arebbe una gran !bella festa i11 Italia n on solament e. !ler g,l'indmslri ali prole· zioni sti, ma anche ~ 1· q uei socia listi che rap· p11esen ta no gl'inl ern.ssi della m inoranza operaia protezion ista, o·olendo fa r crede re di ra,µ,presen– :a.re i diritt.i d i tutt o il pro letariato . In que l gior· n o la Conf ederazione del lavor o sa r.eibbe be11 lieta di trova re in Ingh ilterr a · l'aliibi, di cui ha b iso· gno , 'J)er gfosti&are la sua. ambigua co-lJabor a– zione di classe con !a ~iarl e peggio r e della nostra J,org hesia. L'attegg iamento aug uill escarne nte fa,,·oreg!'ia– tore del pr otezionismo dell,t Cm1f eclera;i u11e tl••I lauu rc, si rivela specia lmente in un a rticolo del 111111ero de l 1° marz o: u !.'Associazi one llOlionale lfra 1::li jnclui::ttrLtli nrecca nici ed affini sori, e il ma ssi mo giornal e Gpern io italiano - ha i;n iato un memoria le al Go, crn o, chiedente J'elc, amcnt-0 delle tari ffe ,lo· gana.li per tutti i procJ,otii m;.u1ufalli di almcn0 rl 30 per cento del val ore. « Questo au mento il i prot ezion e se.nw ra ind i• spensa.bile alla Fedu :1zione per a,;sicurar e il la· , oro ag li stabilimenti nazic,nali e im_pedir e un automalico considerern le abbassa.mento del li– vello dei salari . " L'aum ento delle la rifl.e, secondo le dic hiara · zioni dei metallur gie-i, doHellb e es,se1·e solt.antn provvisorio, Jna si sa rhe in ~iffatta ntatelria l'a/1)pefilo vien mangi ando e che la pr ov\"isorielà tende fac ilmente a div enta re ii regi me sta!bile. Altra p r-etesa della Feder .1zione è quella di vo· lere che tutto il fab bisog no naz ional e sia riser· \'alo alla mano d'opera italiana. « Ql1iaro a 1Jpa ri sce che si eon e rn rso il mer– cato chiu so. .Vè la cr1sa pu ò far e maravig fia . 'i'utti gli Stati si troveranno dopo la g uerra n€11lu uecess ilà di imporre deo;li enormi trib uti a i con– tribuen ti, e questi cerchera11no di sottrar,rìsi in un modo o nell'altro . " J liberisti della catted ra ripudi ano il prot e– zionismo doganal cl, e vor,·ebbero, in co,npe nso, ronsegn are le ma sse opcrrue disarmate di ogni diritto e di ogn i ~lrotezione l~gale allo sfru tta · mento senza. limiti dei pr·nprieta ri: Questi però ha nno troppa espe rienza per ca 1)lre che ciò non ,a reb'.be possib ile e propend ono ~)iutt oslo per la conc~ssione di qualc he diritt o, più fumo che a,1·. rosta possi!bilmen te, 1,ur di assi cur arsi la tran · qt;illi là del lavo ro. « Si va così delineru1do la nu ova tni.gica. situa· zion.e in cui la class e pr opr ieta ria e qu ella p ro– lela l'ia si tr overanno !"una di contro a ll'alt,ra flrc– rnenli d'a rdore battagl iero. " Se il proleta ri ato consenti sse nell 'idea del me rcato ch nuso e dell'innalzamento delle ba ni ere doga nali , a.ggrave re'Db~ la sua. IJ)OSizione di con– u.matore, la q,iale sa,rà già, rpe, ta nti altri ri· . spell i, poco sodd isfacente . E se vi si oppo rr à, come lutto porta a creder e, dovrà and a r in~ontro a lungh e ori 5i d i disoccupazio ne, il che vruol dir .i , còntare sotto altra .forma le conseg u enze dell a clilaipidazjone della r,icchezza causata dal.la guerwa. ell'un caso o nell'alt ro esso sa rà co· stretto a lottar e per r·icQ'1{Jllli&lru·e il t.enore di ,·ila a cui era giunto in questi ultimi anni ». Non ci vuole molta finezza a capir e che, tutt o ,·onwr eso, la Conf ellerazione del lavoro opta pel mercato chluso. Non osa dirio, perc hè quest d sa- 1·0bbe adomilTare u n po' troppo bruta lm ente il sol dell'a;vwcnir.e . .Ma prepara abilmen te i suoi lettori a disint eressa ,·si ciel prdb 1erna, cioè a 111· sciar e il ter reno libero agi.i ind ust riali prol ezio· nisti; e a qu.est '1uopo ag ita lo spa u racchi o dei li– beristi, che vogliono bens ì la libertà do.ganale, ma 1n com'lJ'Cnsovogliono aJJ.band onar e g li opera i a 1 lo sfruttrun ento senza limiti dei ,prrop1ietari - ; liscia i \iroprieta ri, che « hann o troppa espe rienz a " pr·opendono IJ)er la concess ione di qua lche di– ritto " - peÌ' es.: l'a ssicuraz ione contro le malat– tie ai soli opera i dell e in dustrie col conti·irbulo dd lo Stato cioè a spese dei contadini ch e r,a– ghereibbero le tasse e a'ima rrel:Jbero a l s<'lilo a denti asciu tll - ; e spaventa gli dpeTai colle lun ghe cri si di disoccup azione, che si avrelbhero solamente - non si sa perc hè - nel caso che non ci fosse il mercato chiu so! In tondo, la Confedera .ione ,del la voro n on è mollo distant e dall'acconsentir e, sia pure passi · \";1mente , alla. teori a esposta da ll'ing. ùui ggi nel Congress o delle Società scient •fich e di Milano : lo Stato dev.i p rotegge re le industrie, e g l'indu' str ial i de\"ono conced e.re agli oper ai delle indu– str ie protett e alt i salari , facendo li cosl parteci,pi ni profitti della camorr a: e il resto del paese , cioè gli agri coltori e gl'i ndu st riali n on pro tetti , t,orgh esi e p rolela,ri, pag heranno le i,pese di quella « collab orazione di classe» . E gl'indlu – $1rial i protez ionisti sono assicurati fino da ora d1e nella campagn a pel « nazio na lismo econo - 1nico I)' e::,si non solo pùSsnno f.t re aç, ... e,gna1nento sui g iorn ali « borghes i », ma sopra tutt o n on tre· , era nno o tucoli nelle o rga nizzazioni l,pel'uie so– , ialble int1·ansigen ti riYoluzionarie . 1: \ t·<mti ! queste r,,, ,, le "ed e e le sa. E se la •prende c,1I pr,,tezionisrno.. degli altri. Oh, st' Ladnss ~ alla l!·ave nell'occhio dei srtui amici, in "'t't' di scan dalizza r i del fuscello nell'occhio ,li chi , duvo tutto , ha il ~,w bra,·o int err,"e n riem • i,irsi gli occhii di tr av i ! \l a , he bisogno ab!1i,u110 noi di anda re a Cel'– <'are alll'o\'e i docum enti dcll',unb iguilà pr olezio– r,isla del socia lismo •r.ffìcia le italiano, se ce ne di.Ldelle pro\'e lo ste~so ,lva ,tli ! :\ on ha fOl'Se pubblicalo pl'O])l'iO l'Avan tif, a lcune settiman e or sono, un articolo, flrm11to .\ ry o, nel qual e si sostiene ch e i socia listi com m'il {01,1 devono teners i " all'el'ta " anche c·ontro la crunp a,,onn libero '>Cambista , e badaTP solo a preparru·e la repu.tJblira sociale, in cui i polli rito rneranno a ,-endersi a sei soldi come ai bei tempi della .settimana rossa? (lu ell'" opera di perfczionrune nto del regim e l,org·hese u, che si ax rebbe col libe 1·0 scambio , òeve a vvenir e - se~ondo Argo - senza che i so– ciali sti l'i\'0l11zionari i'ltransigenti debban o sp or– ca rsi le ma ni: " la bo1,ghesia faccia In su:i. stro · da: il pro leta ri ato faccia da sè la pl'op.ria ! " Solen ni pal'Olc, le {Jlinl i iann o ca pire che In loti.a fra borgh esia pl'otezioni sta e borgh esia aJ1lipr,>- 1ezioni sta non in tere ssa. il socia lism o u1fìcia la ita – liano: e mille augturi di vitt oTia, in fo ndo al euore, al ta " è-0rghesi n protezi onista: auguri eh.e r,on si fanno a,pert.urnente 1>cr 11011 scopi ire il g-ioeo e non met tersi cont ro quei socialisti di l,uonn fed e che ne sa rehhc,rn scan daliz za ti. Agr icola. " Il Fronte I t n erno ,, lrurn che il fallo che il Gol'erno a ust ria co (\J)IJia messo sotto ·equesl ro i ben i del deputa lo crnn to Supi lo, non climostrn nie11te affaHo cal unni osa l'acc usa lanc iata conlru il Supil o di esse l'e age n– te e magari spia del Govern o aust r iaco. I nfa tti , molte volle i governi lan cia no delle condan ne contro le loro spie per acc redita rle u,eglio... · Dobbiamo l'iconosce re cJ1e l'argomentazjone del Fr ont e in ternu non fa un a grinza. Nella nostra santa semplicità non aveva mo !lensalo a questa 1>ossibile furbeTia. del Govern o au stri aco e de lle sue spie. C'ern una volta un Procul'al ore del Re, pel quaJe lutti gli acc usali erano colpevoli, senza ec· cezione. Se l'accu sa lo 1·ideva, era un cinico. Se l'a"c usato piange va, era un ipocrita . Se nè ride – va nè piangeva, era il deli nquente llÌÙ i11tl11l'itn che egli avesse 1nai co11osduto. li Fr ont e in terno, evidentemente, ha un a spc- • eia.le vocazione per seg uire le pedale di que l Prn – eu1·alol'e del He. n cu i rnelodo di rngionamento è un po' per icoloso per qua lun que uomo più one– sto di questo mond o. E' il melodo, che npplicù :\la rx nel 18,8 qua ndo volle per•fìdamente rovi nare Bak ounin e. Ba.kou. nin e era cond a nn ato a morie da lla Ru ssia ; e ·,1arx lanciò contr o lui l'acc usa che fosse un a sp ia russa : in1atli, era stato cond a nn ato a morte ... Se gli scrittori elci Fr ont e in terno vog liono opern re da galantuomini e non da gente con mo l· lo ,fronte, poco cervello , e men o cuo re. essi hanno un dovere : dichiar a re fr anca mente quali elementi ·pr~ isi es i o i loro ispirato ri ha n no per afformai-e che al Supil o è un a sp in ausll'ia ca . Se non ha nno i,rove peì· dlm ostra re la loro ac– cusa, essi si rendono colpe,·o li di una gra nd e in– fami a. Il caso di Luriano ~fagrini dovrehbe ren– de l'!i un po' più caut i. g. s: I sottoscrittori di azioni sono pregati di manda~e, con C?rtese puntualità, le loro quote, in ragione di lire 20 . per ogni azione sottoscritta atf Amministrazione del giornale: via Adda, 4 ·- Roma,

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