L'Unità - anno VI - n.15 - 13 aprile 1917

L' UNITÀ ITALIA E STATI UNITI La disfatta degl' imperialismi . De.ti i suoi precoden ti, da ta la sua form a men– tale, date. la opin ione pu bblica. del paese, eh 'egli ~e.ppresenro, il Pr esidento Wils on diifi ci.lmeote consentirò. a le.sciare sfruttar e l'int erve nto degli Stati Uniti da quei grn pp i - dici e.mo oosl - prussiani dell 'In tesa , ohe no n vedono in questa guerra. se non un a oooasione fortun at a per sosti– tuire ali ' imperitÙ i&mo t.edesco l'imp erialismo proprio, e mage.ri per d are qualcbo buon oolpo di \.mverso , vie. faoe.odo, anch e e.i propri e.llee.ti. Con l' interv ento degli Stat i Unit i, la gu erra on tigerme.nica. diven ta definit ivamente qu ella e guerra per la pace >, che noi abbiamo semp re sperato che fosse. Il Presidente Wil son , men tre garonti soo I.e. vit tor ie. con tro la Germa nia e.gli Sta ti dell 'In te6a, 11ssicurn anche negli Stati del– l 'Lnteee. le. vittori a del programma !ite rale e de– mocratico e la disfat te. di tutti i nazionalismi so– prailattori e ricatt ato r i. Ecoo perchè noi, democrati ci ital iani - o me– gl io quelli fra i democrati ci italiani , che la propa – ganda germanico uon hn tra viat i nell 'indiffer en– tismo nazione.l.e, o che dalla cor ruz ione massoni – ca e dall e suggestioni oe.zione.liste non sono stati condotti fuori della tradizione demooratica ite.lia– na -, noi, salutiamo ooo gioia il nostro nuo vo e.llee.t.o: l 'all eato dell 'lto.Jie. dem ocratica e libere.– le, contro la. prep otenz e. della Germania e di quel– la parte dell 'Ital 'a, che he. conw rrnto mentalità germe.Dica. Se l'ioterne. zione.le ,oc ialista ba naufragato per il tradimento dei sociulisti ted esch i, non ba nau – fra,gat.o mai la intern azionale di coloro, che be.o lede nei principi della libertà. e della giustizia. Questi princ ipi &ono forze « reali > non meno degl'istinti della prepote nze. e della mal vagità . E sono quest e « ree.ltò. > nostr e, che tend ono a preva lere nella storia , spinte 1wanti dall e corr ent i mig liori o piò poten ti della ci vilt è. contempora – nea . Sono queste e realtà » nostr e, ch e prevar – ronoo ol'lla presente crisi mon dial e. Quello, che finora era per no i un atto di fede indimostrab ili- e un 'aspetta zione inqui ete., è dive. nuto , dopo la rivolu zione russa , e per l'interven – to ameri cano , una oert-czze. liet a e inebrian te. No . non eravam o illus i, e.llorohè pensav e.mo che in questa orribil e crisi volutQ dal militari smo ger– manico i;i decidevano le sorti della democra zia europea , e ohe quest a doveva sal vare sè stessa partecipan do in prima linea e a bandier e 11piega– tl' alla batta.glia. CO Occorre lavorare ! Questo, per ò, non ,~uol ùi.J-. , e be l'Italia debbo aspett.ore spens ierata e oon le mani in me.no il mo1nen to del tratta to di pace . Gli Stati Unit i sono une. nazione, in cui l' opi– niono pub blica è vero.mente sovran a. Quali ohe siano le opinion i del Pr esidente W ilsou sul modo di risolvere i singoli probl em i territo riali suscitl\ti dalla pre&ente guerre., qu esto è certo : ohe sul! ·a– :lione del P residonte avr anno u11gm o peso , sem– pre, gli at teggia ment i della opinione pubblica del suo paese: W ilson e.gin\ r isolutamen te , qm.ndo bi sentir ò. ap poggiato de.i suoi .rappresentati ; esi– te rò. e lascerò. libero il corso alle iniziative contra– rie all e sue, non appe no. sen tirò. l 'opiniono pub– blica degli Sta.ti Uniti indiUPren te e diso1·ientalu . Italia l Russia Co.u•o. prim a, fondamenta le, unico. del riavvi cine.mento ltalo-ru ~so \ 1 l'anness ione della B1i. snlo.-.Erzegovina opc rn.la ibru tnlment c djlll'Austri:l ;,-, ~re@io del lralt ato di B<-rlin o. Senza qu esh> atto di briga nt aggi 1 dell'Austria, non cl sare bbe me.i sta ta qu ella pr ofonda commozlonc dol sen– tlme nto pubblico, qu ello. tndeflnlbile trepidaz ione per l'avvenir e, che si regis tr ò in Ru'ISie. ed In lto.lla, e che ipoco ph) ta rdi si coag ular ono ruoll<t netta visione della identità di lntere t18I del du e µo.est nel Balc an i. . Se l'Aust ria non si fosse i"'1)adr onlt.a dello. Bo8nle. e dell 'Er zegovina , lo czar non sar ebbe ve 11uto ln Italia, e tra Tittonl cd Jvolskl non si sa· rebbe conclus o ciò che si condu.se nelle conver sazlon l di Ro.cconlgi. La verltè. è questa. e I Balcani sono si.ali la causa dell'incontro , 1 Ba lco.nl ne sono pur stati le opo. Su ci ò non è pos.sil>lle iJ pii\ remoto dul:blo. Vi si pr oclam ò la comunan za dogli lnt e– re~~t della Russ ia e dell' Ita lia. Non è In .Man– ci uria che P.uss ,a ed Ital ia posson o aver lnte– r-1 comuni , ma 110io nel Balcan.l. I I 5 Non possiamo credere ad •un'Austri a che, dige, n ta la Bosnia ed Erzegovina, rinun cio. crisU a• no.mente ai .buoni bocconi, eh& le fuman o sotto il no.so . li valore dell'incon tro di Ra cconigi non pn ò essere zern. Se l'A.ustl"ia nonostante il suo dn .no,·at.o appe ti to di terre ba lcani che, per pur a ,ug gezione dell'entent e it.ùlo-russa fremen do ~ costl';;tta a ten,ct'C 1 fucile a l (Piede e lasc io.re in – ~olwn e la pr eda, all ora il valore della int esa di 1:ucconigi è enorme, incalcolo.bile: allo. pr ova dei llltti esso au à dnuostm lo la sua efficienza a tut.ela..re non wl o gli i11tcressi delL'ltalia e dell a ftus siu ma anche la f ede dei tratt ati u i diri tti delle na:iona l ità. So l'Austri a crede di poter ristend ere il suo a.r· tiglio sopr a un a n uova prnvincia balcanica, o.1- luru tutt o dipen derà dalla bilancia delle forz ~ cJ1e in qu el delenn inat.o m omento sa ranno a di– sposizione dell 'Austria fian cheggia ta dalla Ger – mania - o delle potcn::.e che ri terra nno esizi al e I udd i::.io11e di un cent ime tr o qua drato di territorio al gerui anesimo. Se il grupp o ge1-maoico sarà il pii\ forte, il valore dell'In tesa italo-ru ssa ripiomb erà a ze.ro : non si spar erò. un a sola cartu ccia, e l'Austria s1 piglierà quel che vorr à do.vanti all 'Eur opa indi · gnat a ma par alizza ta. Se invece il grupp o a.ut agonistico sarò. deciso.– rnente pii\ fort e, mand erà all 'Austria un ultimat um redatt o in ter mini lo.li da farla batt ere In riti · rata immediat ame nte. Se in.fine le forze dei du e blocchi saranno su per giì\ \Uguali, e le sorti dell' urto an cipiti, al – lora si avrà la y uerra e la guerra decid erà ,e ,,; tcutoni debba pa ssar e lo scett ro del mondo . (Stampa, 28 ottobre 1909). AUrcdo FruuU . PICCOLI FATTI Appr oda a ::l:lolfelle. un piroscafo carico d1 gra – no; ne sca rica 4300 quin ta li, del qunll 2300 per ::llolfetta, e 2000 per il cons umo di Bisce glie, cit– tà che dista 9 chilometri da Molfetta e 36 chilo– metri da Bari. A Molfetta esiste una mezza dozzina di slabll i– men ti Indu stri ali per lo. pr odu zione delle far in e e delle paste alim rn le.ri , e qual cuno ha assunto anche la molit ur a di gr an i per conto di p aesi dello !provincie di Foggia. <1 di Lecce. Spesso re– stano senza lavoro pe r la de ficienza dei rlf orn l menti gran ari. Bisceglie non ba molinl. E' logico che il grano sba rcato a Molfetta per conto del Comun e di Bisceglie, venga mollto >l Molfetto., di dove lo 111.rin a so.rebbo facllmen to inoltr ate. a destin o a mezzo di trai ni e con lievis– sima spes a, data la breve distanze. di 9 cbll ome trl . :-.'osslgnori l Le cosl dette « a.utorllè. 11 dispon gooo che 1000 quin ta li di dett o grano sian o a mez zo ferr ovia. spedi li a Bo.rl, per essere tr as formali in farina dal grand e sta bilim ento della M acin a i ione M er idio nale. Per spedir e 1000 qu into.ii di grano da Molfet ta a Bari e per rispedi re 900 qul nta U di fa rina da Rari a Bisceglie , son o occorsi almeno una decln11 di vagoni, che nella migliore delle !poles i son n rim asti lmmobillzmll per du e giorn i per un ser \"izio non necessa rio e del tutto o.rtiflcioso. Fr a.I ta nto le stazi oni ferr ovi11r1P dt tuli o. 1a linea tro bocca no di mer ci, che per manca nze. di vogon , o.tlendono per 611ttlm ane, e mesi Il loro turn o d i ce.rtcaz ione. A pr oposito rip ortiamo d11I Giom alt d'It ali a ì segue nti brani dt un1L corrlspo nden7-a do. Bor letto.: « Quell o che succede a Barletta è lnsplr « go.bile addirittu ra. Meno qua lclie stablllm entn « privilegialo rh e giorn almente usu frui sce di u11 « certo num ero di v~o nl mc"f!i complete.meni•· u o. sua disposizio ne, tutto Il resto del comme, " clo la ngue, vuol per la ristrr lteuo. del num e « ro dei cor ri, vu ol per i crltert [lBrllglanl nell:i « distrib uzione di e,~i "· l comm enti cl sembr a no s uper flui <;aremmo solament e curi osi di conoscere I mo tivl delle simpati e spr ciAll, r he le ,·o~I dette « o.u l••riti1 han no 11er Lt Ma ri na: ione M erid ional e. Sergio Au otltot.

RkJQdWJsaXNoZXIy