L'Unità - anno VI - n.15 - 13 aprile 1917
, - L'UN ITÀ la Pos ta - R0).1A Conlo corr. con 7(1.(;();5 Sott . . \LDO ANDREOLI. !:il. Fanlt'ria Brigzott~; GUERRA problemi de lla vita italiana. Direttori1 ANTONIO DE VITI DE MAJtCO e GAETÀNO SALVP:MINI · Direiione e Ammini stra:ione: Roma, via Adda, i. - Abbonamento ordinario annuo Lire 5 per il Rcl'tlo. pu l'atcro Ure 10 Abbonamento sostenitore annuo Lire 20; semestrale Lire !O; un numero Centesimi JO. Si pubblica il venerdi a ROMA - Conto corrent e con lr. postr.. Anno VI - N. l5. SOMMARIO. Gu ,. 1.rn.11 nn•corr - a. s. I GlAR DlNI D'rNFANllA - G. Modugno. l TALlA E STA 'l'[-UNITl - g. s ! TAL!A E Rus IA - A. Frassati. UNO SCANDALO - Agricola. lTAI..-IA E INGHILTERRA - A. Crespi. l P.'\.RASSITI DELL'AGRICOLTURA - Agricola . JL GOVERNO BUROCRATlCO. FRAM11ENTT DELLA VlTA ITALIANA POSTA DELL'UNITÀ . Piccoli fatti - ,. rt F ronte interno ,, - Con– tro to zuccltero rajfonato - Villeggt'alure - I giomatt'. • ♦ Premio agli abbonati Gli amici che invieranno ali' Ammi1,istrazio- 11e lire 1.50 , oltre il prezzo di abbonamento, rn;everanno una copia riel rn lume C0~1E SIAMO ANDATI IN LIBIA stU<li di Agricola, E. Azimonti , A. _Bernini! L. Caetaoi C. Colamo11iro, A. Ghisleri , C. Grrel– ti , C. Maranelli, G. Prezzolini , G. Ricch1el'I, f\ Rinè G. Salvemini. V. Simon('lli, Un geo– giafo Uno studioso di storia anlica , E. Vainn. che I~ libr eri a dell a Voce vende a L. 3.50. LA NO ST RA OPERA 1•1tò essere aiu tat a : 1• ott oscriven do un ti o più azioni dell'Unit à. 20 l 'rendendo un abbonam ento sostenitore 11n- 11uodi li r e 20, o semestrale di lire 10; ao Pr endendo un abbonamento normal e di Lire 5 1rnnr,e, piutt osto che comv rare settimana per set– timana il yiornate dal riv enl/ itore; 4• Facendo conosr •re l'Unit,à al mag ftior n umc r • rossibile di amici, chi e<le11dolo i11 lettu ra nei rallt , nei circoli, nei pvl >blici ri tr ovi; 5° Tnviantlo all' Ammi11istra.ione dell'Unità {llo– :na, Via Ad<la, 4), nnmi rl1 71ossibili abl>onati, p er l'tn1.·io di numeri <li saygio . • ♦ FATE OGGI quel che polrl'slP fa1'e rlom(l ni. Cioè, se il gior,wle ri 7,inrl' e pr,,,,o/r d, o/J– bonarvi, 11011 tardat e a compra re u11a car toli – na- vaglia di cin que lire pl'r l'int erno P di di f'– ci lir e per l 'estero. e spedi tela oll',lmmi11i– strazion e dell' « t:ni t:ì "· da Adda, 4- - noma. a Gino Bianco 13 Aprile 1917. Gli ttltimi trucchi 11rnto da to recentem ente cont1·0 l'approva¼ ione del bilancio dai depu tali socialisti tedesch i - ma g. gioranza e min_oranz a ; ha fallo esclama re a'lla \'ation, organo seLtiman,ùe autorevole e rispett a– bile dei pacifisti ingle si: /.;/1/Jlff si m11owt E il 11 .-oclama pasquale, in cu i il l\a isPr promette alla Prussia una « nuo,·a èrn » da rà cert amente un nuorn gra nd e impuls o alla propaganda dei pac i– fiisli inglesi e dei soc ialìsti ufficiali nostra ni, per– chè si venga a una J)ace sulla base del rilon10 aJ· lo s/alu quo con una Germ a nia, che non è più la Germania di ieri, e in cui socialisti e l<a iscr già rominciano a metter e giu dizio... E le démocrazie dell"lnl esa non de\'ono certo ne- 1nu·e ogni valore a questi primi sintomi della cri – si, che si matura anche 1)ella 1>olilka interna del– In Germania. E devon o compiacersene vivamcnt.o ,o n ... sè sLesse. Re rchè è LtoUomerito loro, se il Kai se r deve ri conoscere rhe c'è del marcio in Prussia, e se i sociali st i tedeschi cominciano a ri – corda rsi che il bilancio dell 'Impero tedesco è il bilnncio di un gove rno .... borghes e. Se la Germa – nia non a,·es e trovato in Belgio, in Frnn cia, in Inghilterra, in It.alia la resi stenza, che ha iro– vala; se le democrazi e occidenta li a vessero resa imposs ibile quest.a r esislem,a., stranian dosi dalla lotta e la sciando liber o il cam 1>0 al trion fo del– l"imperialismo germanico, Guglielm o 11 procl a- . me;·ebbe in questi giorni che la vecchia coslitu- 1,ione poliLica della Prussia ha dimost rato, ap· punto nella villoria oontro tutta Europa, la su– perior ità propria su tulte le nitre , e non ha bl– ~ogno di esse re modifi cata; e i tlopu ta ti socialisti, non ancora. divisi in maggioranz a e 1ninoranzn , c-ontinuere bbero a voi.are i bilnnri in comp ag ni a con gli altri parhti .... borgJ,,., :. Non bisogna però esagerare tr oppo il valore rii ,11,esti sintomi. Essi possono es•cre forsp il Jl'rin– <'ipio della fine, non .sono la fine. F. non t- da esclud ere neanche che sieno una misti ficai.ione in – scennl9: d'accordo fra i deputati socialisti e l'Im – perato re. Rifiutare il voto a un bilancio è un atto di gr an- 1e impo rt anza poliLica in paesi come l'ln g-hilterra , 'n Frnnc ia, l'Tt11lia, nei quali la maggioranz11 par– oamenlare, ne.gando l'approva, ione del hilancio, taz lia i vive ri al Govern o e rMtringe i mini•lri a rlil~etlcrsi. e il Pt-in clpe n scr'.{lierne a1t1·i. Brn diverse sono le cose in Ge•·nrnnin. Qui le •·ostituzioni dei singo li Stnti e dell' Tmpe1·0 sono ,·on!'(egn,ite in mod o che. se le Camere elrtl i\·r non votano i b ilan ci, la Yila dello ·t,it o fl11Ò pr o– ,.rdcrr er7ualment e sen: a l'ap)lr ow1zione dr/ bilrm – rin. r leo rici del dir itto rostilmionalr • fìlosofl sa– lnriHti in GPrma'ni a, più rhr nltro\'e, rtri circoli ~overna tivi afferm ,,no rs1>liritamente che le \ssemblee elettiv e hann o il rtnuerr <li ,•nlare il bila n cio, e se vengono meno a questo dovere, il Go\'e rn o non de,·e tener conto <lellA loro ins ubor· cl inazione. l.aband, per es., aflen na: « Se \'era mente 11 ,, Parl ament o avesse il diritt o <li rifìul nre ogni an- « no ai m inistri rau to,·izz::izione di r icere re le im– " poste ed effettuare le spes e, e se il ministero « fosse messo nelrall ernaliv a di ceUn<: rl },usto ad « un successore accetto alla maggioranza parl a– " menlare o d'esser e messo i11 stat., d'accusa per « ,·iotaz ione della costit uzione, la conseguenza ., sarebbe che il mon arca auebbe I cn lu to i suoi « diritti di governo e sarebbe sostituito nei suoi « diritti dal Parl amento; allora il vero capo dello « Stato non sarebbe il mon ar ca: sa rebbe 111dc· « magog ia onnipo tente nelle elezioni». T.aba nd chiama demagogia il diritto dei contribu ent i cli contro llare il bilanci o dello Stato·, diritto che nei nostri paesi è riconosciu to esse nzialmente ad un gove rn o r appresentativo. « La rappresen t.anza nazionale - afferma OLto « ).laye r - è obbligaìa a consent ire ciò che è ne– " cessa rio Jlerchè il Go,•erno possa gestire gli al– " lari». E Born ak, nel caso rhe venga rifiut ata una legge sul bilanc io, sostiene che « le autorità « debbono decidere- sovranamente quelle pese che, « nell'interesse deli o !aio, devono far~ o non la– " re». Ciò - egli aggiunge è doloroso; ma lo accetta senz'alro come ttl]a necessi tà. Delle oostiluzioni, che afferman o il dovere del Par ta.mento di votare il bilancio, ci limiteremo a citare quell'à della )3a\iera, rhe llassa per li– bera le: « Le Cam ere non possono metl.aro nlcu– " na condizi one al voto delle imposte». Diligen ti pr ecauzion i, poi, sono state 1>rese per 1>ermettere a l Princtp e la ges tion.c degli affari p11bblici, anche nel caso che il l' arla111ento non app rovi il bilancio. Un 11rimo siste ma, accettato in alcun i Stati, con• siste ne l re:idere la cisco•sione (]elle impo~te in clipendonli dal Yot-0 annuale del bilanc io. Per es. la coslit uzione pru ssiana dispone a ll'art. 10!): « Le imposte e le tasse continueranno ad essere « riscosse, fin tanto che la legge organica che le « crea non sia sta i.a cambiata ». Cioè la legge ciel bilanc io, un a volta approvata, resta in ,·igore flnc-hènon sia modificalo, e non ne occo rr e l'appro– ,·azione anno per anno. La costitm.i<me della Ba– Yiera (tftolo 7, art. 3) sotio J)one al volo del Par– lamento ogni du e anni le sole imposte dirette, mentre le imposte indirette non 1 va.nno portate al Parlamento che per essere modificate. E poi– rhè le imposte dirette rapp resent ano il decimo del· le imposte dello St ato (H mili oni di ma.rchi s11 i80), ne conseg ue che il re di Ba\'iera può como– damente rare a meno del consonso del P ar la– mento. Un second o sist ema<' que llo delle costi(uzioni rii Sassonia-Coburgo Got,i, 88.'lsonia " 'cima r , ccc., le qua li afferm a no rhc « se il bilancio non è vo· « lato, te spese e le im])Osl,c cont inu eranno egrual– ccmente)>, li ooncetto affermato nelle singole monarchie german ièhe, che cioè il bilancio è solt ratt-0 alla approvazio ne del Parlamento perch<' al monarca spella <[UMi un diritt o origina ri o ad avere qu at· trini dai sudditi senza cont rollo e senza comenti ,
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