La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 11 - gennaio 1996

sta; il narr~tore-pe~sonaggio fa fatica di trascnvere: ~mstesso s1offre per l'appunto come ~no spazio cavo, è una pura disponibilità del lm~aggio, una attitudine a cedere la parola e apnre le virgolette per far risuonare la voce dell'altro. Leggendo i libri di Thomas Bernhard sono due le cose che stupiscono: la· sec~mda_èla quantità di pensieri e trovate sensazionali _c~e formic~lano negli sproloqui dei pro!ag?~1sti; ma la pn_m~,fondamentale, originana? e il fatto che c1 sia qualcuno, il personagg1<;>-narrat_orec,he si sia preso la briga di acc~d1re per filo e_per segno la voce altrui, trascrivendola da cima a fondo; i romanzi di Tho:nas Bernhard si presentano come il ritratto d1qualcuno che non la smette di blaterare al centro_della ~cena, ma in r_eal!àsono la rappresentaz10ne d1 un ascolto, 11ntratto di qualcun altro che sta nell'ombra, un po' di lato, e non comm~nta mai né prende posizione, ma porge orecch10, sta a sentire, dimostra tutta la sua sollecitudine nei ~onfro~ti d~gli altri dandogli ~s~olto e attenz10ne mmuz10sà, dettagliata, mmterrotta - quasi maniacale. Il diario, dunque: non come collezionismo di incontri, addizione avventuriera censimento di segreti, conf:s~ione di n_oist:s'si; ma piuttosto com_e!rascnz1one degli altri: perché siamo tessuti-, impastati, fatti di altri. Abbandon~re. il_punto di vista, sospendere il proprio gmd1z10, mettere fra parentesi le descrizioni per costringersi a trascrivere il discorso crudo e nudo di qualcuno che ci ha detto cose importanti; tutto ciò mi sembra qualcosa di più di un esercizio spirituale per il ridimensionamento dell'jo: è un semrlice, sconvolgente strumento d, conoscenza di sé e del mondo· La grazia letteraria del libro di Fabiana Falduto viene anche dal fatto di possedere un progetto~ un ~riterio selettivo, un movente che la fa uscire d1 casa a caccia di incontri e aria fr:sca. C'è_un circolo virtuoso fra pagina ed esistenza: nsulta perfettamente chiaro al lettore che, nel periodo in cui ha deciso di scrivere Bad girls, Fabiana Falduto non si è soltanto mobilitata giornalisticamente a caccia delle persone "gi~ste" da intervistare, ma ha aperto u_nasorta_d1 t:r_zo occhio! è diventata più cunosa, ha 1dent1f1catoe accmffato al volo (e si è !~sciata acciuffare da) le "cattive ragazze" che s1 presentavano sulla sua strada. Il libro inS?mm~ non è la redazione postuma di un peno<:fo mteressa_nt,e,ma è coinciso con questo penodo, ~ anzi 1h~ promosso. Anche questa constataz10ne, applicata al mio ideale diario, lo stravolge be_neficamen~e:il diario non è qualcosa che à.rnva per ultimo, una volta rincasati, come resoconto burocratico di ciò che mi è capitato; ma è qualcosa che viene per primo che ~ fa ~scire di casa pronto a tutto ma c~n le idee chiare su c_osacerco, mi impegna a mescolare progett1;1alitàe caso, mi spinge a intensificare l'attenz10ne su un certo tipo di eventi e, in un certo senso, li produce. ♦ "STUDENTI &C." A TU PER TU CON IL MINISTRO Emiliano Morreale Della mia esperienza al liceo, conclusasi qualche anno fa, non posso dire nè male nè bene, non. cred<;>sia. sta_tamigliore o peggiore di quella d1tanti altn: pmttosto noiosa, abbastanza istrutti".a(ovviam~nte meno, in ogni caso, che se fossi nmasto cmque anni per la strada). Ho avuto però una fortuna:sono andato via i~mediatam_ente P!ima che gi istituti superiori d1 tutta Italia vemssero invasi da una nuova ~icidiale generazione di orga~ismi e istituzio~ m_che, nella mente degli ideatori, dovrebbero stimolar~ ed organ~zza_rela socializzazione, la pr~v:°:z10ne de_ld1sag10 ed insomma tutte le att1v1ta educ~tlve nel senso più ampio. Per que~ ~he ~o ~,s,t~, questi or~anismi(primo fra tutti 1! C1c c10e 11Centro di Informazione e Consulenza dell'Istituto), inseriti in una situazione ~co~asticaassolutamente impreparata .ad ~ccogli~rli ( no:1 ess~n?o state svolte quasi mai m mamera sena attività estranee alla lezione frontale e alla visione di temibili audovisivi) hanno avuto esiti il più delle volte nulli, svelando la demagogia del progetto. Senza contare che, essendo spesso organismi e progetti spesso lautamente ed indiscriminatamente incentivati, hanno attirato le cure non disinteressate de~docenti p~ù astu_tie maneggioni, svalut~°:do 1~l~vo!o d1 quelli eh~ magari delle attivita sene ms1eme a1 ragazzi le svolgevano già prima delle direttive ministeriali. ' La stessa puzza di demagogia si sente anche sotto la pubblicazione "Studenti & C." fin dal sottotitolo: "mensile del ministero dell; pubblica istruzione per igiovani e viceversa". In realtà, si tratta semplicemente di una raccolta di circolari e di noiosissimo materiale informati~o e rr_o1iasandistico, ~on dei titoli pseudo-g10vamlistic1 che_non e entrano niente col cont~nut~ e semb~a~o l'orera di ~n grigio funz1~nano del M1mstero 1mprovv1samente regredito alla pubertà ("Scuola teatro: benvenuto prof.Shakespeare", "Un bel dì vedremo ...$oldi, $oldi, $oldi", "Eran milletrecento eran giovani: forti ...e son vivi", "Casco, rion ci casco"). Il "viceversa" promesso dal titolo si ri~ duce ad un innocuo ternino umoristico in cui si racconta il risveglio difficile e il tragitto casascuola, ad uno sfogo confusissimo per pagare l'obolò al tei:na "·gap generazionale", ad alcune lettere (del tipo:" c'è uno che mi scrive insulti n~l c_essodelle !agazze" oppure "perchè le lez~om non commciano µn po' più tardi?"). Il g10rnale è stato elaborato nei tre convegni nazionali promossi dal Ministero dal '93 al '95 e dell'utimo di_questi, svoltosi all'hotel Ergife da_!13 al 15 gmgno scorso, non ci viene risparmiato un resoconto degli atti. SUOLE DI VENTO

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