La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 11 - gennaio 1996

anni, su terreni la cui inaffidabilità era nota." "La vivibilità? Un concetto metafisico." Dario abita a Settimo da nove anni, proviene da Torino: · "Abitavamo in affitto a Torino e quando arrivò l'avviso di termine di locazione i miei genitori si decisero per acquistare un alloggio in un condominio di cooperativa che venne costruito qui a Borgo Nuovo, dove i prezzi erano sensibilmente più bassi che a Torino. La prima impressione che ebbi fu di un posto triste e difficile da raggiungere, ma servito dai mezzi pubblici. In mezzo a case di nuova costruzione stavano spiazzi fangosi di erbacce, che peraltro, come vedi qui intorno esistono ancora. Si tratta di appezzamenti destinati a verde pubblico sui quali però il Municipio non lavora. Una o due vote l'anno, quando le erbacce si fanno troppo alte, arrivano le motofalciatrici che mettono a nudo montagnole di rifiuti sedimentate da mesi. Nei qua·rtieri come questi, fitti di case popolari, la vivibilità dell'ambiente è un puro concetto metafisico". Da Borgo Nuovo si passa al nucleo centrale di Settimo, da cui è diviso dalla ferrovia TorinoMilano, attraverso un sottopassaggio a scale, impraticabile ai disabili e fonte di avventurose imprese ginniche per chi ha i bambini _incarrozzina. Me lo mostra Dario: "Questo sottopassaggio, come veçli, permette a stento il passaggio di un passeggino per bambini. Non esistono scivoli, e la mobilità di un invalido che da Borgo Nuovo debba raggiungere in carrozzina il centro di Settimo è pr"aticamente pari a zero. Non male, per una città come la nostra la cui biblioteca civica, che funziona attivamente, ha messo a punto un archivio aggiornato sui temi dell' handicap e del disagio." "Spaccavamo i vetri, poi ci siamo messi a pensare". Poche centinaia di metri e si arriva all'isola pedonale. Nonostante a neve e il freddo, la via è piuttosto animata e qui saluto Dario. Nel bar della piazza, di fronte a una vetrata che mostra l'andirivieni per gli ·acquisti di fine anno, mi incontro con Gianni e Luigi. Gianni è Gianni Ronchetti, capogruppo consiliare dei Verdi di Settimo, delegato ali'Assemblea Nazionale dei Verdi, impegnato da anni sui temi dell'ambiente, che a Settimo ha sempre vissuto e svolto attività politica, Luigi è invece Luigi Camedda, segretario di Rifondazione Comunista a Settimo, partito che in questa città presenta un buon radicamento. Gianni racconta di sé : "È dal '73 che lavoro sui temi dell'aggregazione giovanile. Io ho trentotto anni e fin da ragazzetto ho scelto di far riferimento a Settimo per divertirmi, discutere e lavorare, senza necessariamente rivolgersi alla vicina Torino. Questo certamente è stato provocato dal fatto che del mio gruppo di amici, tutti ragazzi di Settimo, ben pochi potevano permettersi continue trasferte a Torino per divertirsi: pochi soldi, niente auto, e da più ragazzini, ovviamente neppure la patente di guida. · Dai pochi giochi sotto casa siamo passati, con uno scivolamento naturale, al ritrovo in piazza, e dalla noia , dal non saper cosa fare in questa cittadina smorta, alcuni di noi sono passati alla discussione, all'impegno. Tieni presente che tutti noi, anche quelli politicizzati, eravamo però classificati come i 'ragazzacci' di Settimo, quelli che rompevano regolarmente a sassate i vetri della parrocchia, contro i quali il parroco metteva in guardia le ragazze ed i loro genitori. Alcuni di noi però, mentre di sera continuavano nella opera di fracassamento dei beni parrocchiali, di giorno hanno cominciato a discutere, a cercare un progetto comune e condivisibile di riqualificazione della città ." Gianni prende fiato, mentre Luigi, che hà qualche anno in più, ridacchia pensando a Gianni ragazzo, bestia nera dei vigili urbani settimesi, impavido scorazzatore su motociclette prive di bolli e assicurazioni di qualsiasi genere, rimasto celebre per aver portato, in una notte di Natale, un pullmino dotato di altoparlanti che sparavano canzonacce anticlericali davanti al sagrato della chiesa durante la Messa di mezzanotte. Il suo atteggiamento nei confronti del codice della strada è ancor oggi di poco mutato, e i vigili urbani, che pur lo chiamano 'consigliere', non hanno cessato di affibbiargli contravvenzioni astronomiche. "Negli anni '70 avevamo fondato qui un Circolo del proletariato giovanile, il 'Miguel Erriquez', che lavorava sui temi dell'aggrega- _zione e della culura giovanile. Ne facevano parte anche giovani che militavano in alcune organizzazioni, in particolàre Avan guardia Operaia: non c'erano· invece militanti della Fgci. Tieni presente che a Settimo amministrava una giunta di sinistra, con la quale spesso ci siamo trovati ai ferri corti. · '♦ LA Cf7TÀ

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