La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 11 - gennaio 1996

Tabella 3. Il mercato del lavoro giovanile (14-29 anni). Italia(%) Maschi 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 occupati 47,1 . 47,3 47,6 47,5 46,6 50,8 48,7 ~isoccupati_ 2,0 1,9 1,7 1,9 2,0 3,6 4,0 m cerca pnma occ. 8,9 8,7 7,9 7,8 8,3 7,5 8,1 altri in cerca di lav. 2,1 2,0 1,8 1,8 1,8 1,1 1,1 Totale forze lavoro 60,1 60,0 59,0 59,1 58,7 63,0 62,1 Tot. nonforze lav. 39,9 40,0 41,0 40,9 41,3 37,0 37,9 Totale maschi 100 100 100 100 100 100 100 F9nte: elaborazione Ali. su dati Istat. stanno cercando il primo lavoro oppure perché non hanno del tutto escluso la possibilità di accettare qualche lavoro nonostante gli studi. I tassi di inoccupazione giovanili non consentono cioè di tenere conto del fatto che una larga parte dei giovani non ha ancora alcun tipo di rapporto con il lavoro, né ha intenzione di averlo perché occupata a far altro (generalmente studiare). Se si rielaborano i dati occupazionali avendo come riferimento non i giovani in condizioni di lavoro ma la popolazione giovanile (15-29 anni) tout court, appare più plausibile l'immagine "statistica" della preminenza del lavoro fra i giovani. Questo tipo di elaborazione è riportato nelle tabelle 2, 3 e 4 e consente di trarre alcune valutazioni (facendo riferimento soprattutto all'ultimo anno): - innanzitutto, alt.re il 43% dei giovani non ha alcun tipo di rapporto con l'universo del lavoro, studia o fa altro del tutto lontano dal lavoro in senso stretto. Quest'area si è andat~ comunque ridimensionando negli ultimi anm; - in una percentuale quasi pari (42,5% ), invece, sono i giovani che di fatto già lavorano e hanno quindi un rapporto concreto e continuativo con il lavoro e il lavorare; - il 3,8% aveva un lavoro, l'ha perso ed è alla ricerca di un altro; sembra una piccola p~rcen?,Iale, ma è andata crescendo negli ultimi anm; - il 7;9% dei giovani, infine, è alla ·ricerca de suo primo lavoro; stando ai dati potrebbero impiegarci anche 22 mesi; questa quota di giovani in cerca di prima occupazione è andata negi ultimi anni diminuendo, solo nell'88 era del 9,2%. È evidente, quindi, che è molto difficile trovare un lavoro e che non ci si prova neanche, meglio continuare a studiare (?), poi si vedrà. E così facendo non si fa altro che procra- ~tinare per periodi di tempo molto lunghi il primo contatto con il lavoro, allontanando da sé un mondo che viene difficilmente percepito dai giovani in termini concreti. Mentre è evidente che si rivela sempre più utile facilitare e avvicinare il più possibile il primo contatto, per aver modo di comerendere con meno ansia la propria traiettona nell'universo sconosciuto del lavoro. N. B. per questa e le tabelle successive: le percentuali del '93 e del '94 non sono del tutto comparabili con quelle degli anni precedenti in quanto sono state calcolate in base a una diversa definizione (15-29 anni) e sulla base di un differente questionario lstat '95. Tabella 4. Il mercato del lavoro giovanile (14-29 anni). Italia (%) Femmine 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 occupate 32,0 32,4 33,2 33,2 2,5 36,9 35,7 ~isoccupat_e 1,9 1,9 1,8 1,8 2,0 3,3 3,7 m cerca pnma occ. 9,5 9,5 8,5 7,8 8,2 7,5 7,7 altre in cere. di lav. 5,5 5,3 5,0 4,8 4,6 3,4 3,5 Tot. forze lavoro 48,9 49,0 48,5 47,5 47,2 51,1 50,5 Tot. nonforze lav. 51,1 51,0 51,5 52,5 52,8 48,9 49,5 Totale femmine 100 100 100 100 100 100 100 Fonte: elaborazione Ali. su dati I stat. WOI EDI VENTO

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