La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 11 - gennaio 1996

viamente una decisione politica, un processo amministrato e controllato. (La prova è che il direttore del Fondo di Proprietà Nazionale è stato esautorato per cattiva gestione). In breve, pur senza dirlo apertamente, Klaus sa perfettamente che uno stato energico e centralizzato è un ingrediente essenziale per le riforme economiche. Questo è il motivo per cui si è sempre opposto strenuamente alla decentralizzazione amministrativa. L'Europa in cui Klaus vuole essere ammesso è un sistema di economie che operano tutte all'interno di una cornice giuridica estremamente complessa e sempre più integrata. Il tentativo di ingresso nella Comunità richiede perciò sia il definitivo smantellamento delle strutture dello stato totalitario sia la costruzione di un nuovo stato liberale (in linea con gli standard europei). Solo uno stato che funziona bene è in grado di far rispettare le leggi e di riscuotere abbastanza tasse _per proteggere i diritti fondamentali, diritti di proprietà compresi. Il compito legislativo di tutti i regimi postcomunisti è effettivamente immenso, e implica la creazione non solo di una legislazione complessiva sui contratti, ma anche su illeciti, bancarotta, brevetti, condomini, ambiente, ecc. ecc. Il nuovo stato dovrebbe anche avere abbastanza forza per respingere le richieste di aumenti di spesa e impedire la formazione di monopoli non competitivi. Da precedenti, amare, esperienze, il governo Ceco ha ap_preso la necessità di istituire delle procedure più rigide per le licenze, e l'importanza di una maggiore supervisione della banca centrale sulle banche private, di garanzie assicurative per i correntisti e via dicendo. Sono tutte questioni che riguardano da vicino precisamente il modo in cui si costruisce un modello di stato. In linea generale la proprietà privata resta una parola vuota (che non attira investimenti, non provoca miglioramenti) se i proprietari non si sentono relativamente sicuri per il futuro. Lo stato, per dirlo con il linguaggio dell'Europa occidentale, dovrebbe essere abbastanza forte da garantire securité juridique o Vertrauensschutz, per proteggere dunque le aspettative legittime degli attori economici. Per amore dei suoi investimenti esteri, suppongo, lo stato Ceco dovrebbe magari anche riuscire a impedire che suoi poliziotti sparino e uccidano tutti gli automobilisti tedeschi che guidano un po' troppo velocemente. Ma in condizioni di democrazia anche la più brillante delle manovre di politica economica è destinata a fallire se non si conquista l'appoggio dell'opinione pubblica. Dato che la vita quotidiana nella repubblica Ceca è ancora molto dura, Klaus non può trascurare questi problemi di legittimità e limitarsi a cercare unilateralmente l'efficienza come se fosse davvero un "chicago-Boy". Un sistema di previdenza sociale praticamente identico al passato, una politica delle abitazioni estremamente prudente (le rendite restano ancora al di sotto dei costi di manutenzione), un tasso di disoccupazione sul 3.1 per cento (il più basso in Europa), livelli di produttività operaia pro-capite che nelle statistiche collocano la repubblica Ceca persino dietro alla Polonia, gli esigui livelli di bancorotte registrate in tutto il I?aese riflettono l'attenzione del governo alle risposte della popolazione al processo di passaggio al mercato. Appena insediatosi, la principale sfida del governo di Klaus è stata quella di far in modo che i cechi percepissero le riforme come qualcosa capace di migliorare il loro futuro. Se riuscirà m questa impresa, Klaus potrà utilizzare la popolarità del suo governo (e gli investimenti esteri) per far avanzare le riforme anche quando i livelli di disoccupazione inizieranno inevitabilmente a salire. Data la sua mancanza di risorse materiali, Klaus è costretto a cercare legittimità attraverso strumenti simbolici. Klaus è il più grande machiavellico del mondo J?OSt-comunista dato che, come osservava Machiavelli, se vuoi che la rivoluzione abbia successo, devi chiamarla restaurazione. Invece di lasciare alla gente l'impressione di essere colonizzata dall'Occidente, svalutando irrimediabilmente tutto il passato della repubblica, Klaus ha diffuso piuttosto un altro messaggio: desta. da un lungo sonno, libera dal gioco sovietico, la vecchia Boemia, e i grandi lavoratori cechi; stanno finalmente tornando alle origini. Non è un messaggio precisissimo, certo. (Molti dei "grandi lavoratori", dei borghesi di cui Klaus si vanta erano in realtà ebrei o tedeschi, il che significa in breve che la vecchia Boemia è stata ormai brutalmente distrutta e che non c'è nessuna chance di riportarla in vita; inoltre, l'idea di un "ritorno" al passato capitalistico dovrebbe essere valutata più equamente, tenendo presente il fatto che proprio nella parte ceca della Cecoslovacchia i comunisti ottenero il maggior successo elettorale di tutta l'Europa dell'Est nelle elezioni del 1946). Lo slogan "di nuovo in EuroPIANETATERRA

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