lo studio della lingua, della storia, delle religioni, delle tradizioni e della sensibilità propri degli abitanti delle regioni obiettivo della missione. Caratteristiche e organizzazione delle missioni Le caratteristiche delle missioni di pac·e civili sono essenzialmente simili a quelle militari: l'intervento deve essere richiesto dalle parti in conflitto ed è indispensabile l'imparzialità. Il corpo di pace civile può funzionare solo se le parti ne accettano la presenza nella regione; d'altro canto le parti non possono utilizzarlo per i propri fini tattici o a scopo propagandistico. Tuttavia, mentre una missione di pace militare può essere seguita da un'azione di pressione per l'osservanza della pace stessa, il corpo civile può cercare di rntervemre solamente attraverso dei negoziati. In questo senso è necessario acquisire una certa esperienza. In caso di scoppio di un conflitto, il Consiglio Europeo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite e/o l'Osce possono cercare di convincere le parti a richiedere l'intervento del corpo di pace civile. Una volta inoltrata questa richiesta, l'organizzazione internazionale mediatrice dovrà negoziare _sulle condizioni fondamentali, sull'incarico, sui termini dell'incarico e sui finanziamenti. Infine dovranno prendere l'importante decisione su chi dirigerà la missione. Poiché non esistono degli organismi specifici all'interno dell'Ue, le missioni in Europa verranno condotte dall'Osce, mentre quelle al di fuori dell'Europa saranno di competenza diretta dell'Onu. Finanziamenti Prevenire un conflitto richiede dei costi molto alti, ma appianarlo una volta scoppiato è ancora più dispendioso. Per questo un corpo di pace civile in missione in una regione dove è già scoppiato un conflitto deve ricevere dei finanziamenti· adeguati: senza soldi non si può fare niente. Ciò significa preventivi per gli stipendi e il mantenimento dell'operazione, indennizzi per il servizio prestato in condizioni pericolose, spese per il rimpatrio dei membri feriti o uccisi e indennizzi per le loro famiglie. Sarà compito dell'U e fissare dei preventivi adeguati e a questo riguardo dovrebbe essere presa in considerazione l'opportunità di finanziamento di progetti pilota svolti da organizzazioni non governative. D'altronde è facile prevedere che una missione del corpo civile sarebbe molto meno costosa di qualsiasi operazione militare. Rapforti con il corpo militare I corpo civile avrà bisogno di protezione e nella maggioranza dei casi nella stessa regione ·sarà presente per lo stesso motivo anche il contingente di pace militare. Poiché la cultura militare e civile non sono portate naturalmente alla comprensione e al rispetto reciproco, l'addestramento dovrà essere particolarmente attento affinché ciò sia possibile. Le forze civili e militari dovranno essere in grado di collaborare a tutti i .livelli e questo richiede preparazione ed esperienza. Conclusioni Se una delle parti in conflitto è determinata a proseguire o a inasprire il conflitto i civili non possono impedirlo. Se un conflitto degenera in una guerra vera e propria è meglio che i civili evacuino la zona degli scontri. Se i fanatici delle parti in conflitto non sono più sotto il controllo delle autorità locali e m1z1ano a sparare contro 1 membri del corpo civile o a prenderli in ostaggio questo determinerà la fine della missione. Se i mezzi di informazione locali, sotto un'influenza demagogica, intraprendono una campagna di sfiducia contro il corpo di pace allora è auspicabile che quest'ultimo si ritiri. Ma finché ciò non accade il corpo civilepuò continuare a svolgere i suoi compiti finché è. necessario. Il problema è lo stesso per i contingenti di pace militari: finché non si raggiunge ~na soluzi~ne politica l' esercito non puo andarsene. Di fondamentale importanza sarebbe che la collaborazione tra le autorità locali e le comunità fosse promossa da una polizia internazionale che assegni delle "ricompense" (e non punizioni/sanzioni). Dato che la povertà, l'arretratezza economica e la mancanza di infrastrutture sono quasi sempre la causa o l'effetto di un contrasto, allora l'impegno a promuovere la èonvivenza, a ristabilire il dialogo politico e i principi umani, a porre fine alla violenza e ai combattimenti dovrebbe essere ricompensato da finanziamenti internazionali immediati per il bene di tutte le comunità e le regioni coinvolte nel conflitto. Troppo spesso si dimentica che la pace deve essere "visibile" perché sia possibile crederci. Se si farà di tutto per renderla visibile, la pace troverà molti sostenitori in ogni popolo. ♦
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==