La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 8 - ottobre 1995

Il livello delle radiazioni è più alto in Europa; l'Australia è più vicina alla Cina (altro paese che compie esperimenti nucleari) che a Mururoa; in Francia non si sono mai verificati casi di smaltimento illegale dei rifiuti radioattivi. In un batter d'occhio vengono fissati un paio di apfuntamenti con le autorità locali. Visitiamo i ministero della sanità e chiediamo direttamente conferma di alcune notizie. Con gli eseerimenti è aumentata l'incidenza del cancro? È vero che vengono fatte evacuare segretamente alcune zone e le persone vengono trasferite a Parigi? L'incidenza delle malformazioni congenite è ,;naggiorerispetto agli altri paesi? Sull'incidenza del cancro potrebbe sembrare facile trovare delle risposte, ma non in Polinesia. "La notifica dei casi di cancro è iniziata nel 1985. Prima di allora non esisteva una raccolta sistematica di dati", ci informa il funzionario. "Comunque, se ci fosse una masgiore incidenza del cancro a causa degli esperimenti lo scopriremmo solo ora perché il cancro insorse alcuni decenni dopo l'irradiazione. Tra le cmque principali cause di mortalità il cancro è al secondo posto, ma non bisogna dimenticare che la popolazione sta diventando più longeva. Attualmente la prospettiva di vita alla nascita è di 66 anni per gli uomini e 72 per le donne. Inoltre, bisogna tener ·presente che lo stile di vita è completamente cambiato". In effetti il numero di obesi che si incontrano per strada è impressionante. Nella Polinesia Francese le malformazioni congenite non vengono notificate: difficile a credersi per un paese in cui quasi tutte le donne partoriscono in ospedale. Se mancano i dati riguardanti tutta la popolazione in senerale, c'è da chiedersi cosa avvenga dei dati specifici risuardanti le categorie a rischio come le migliaia di lavoratori nelle sedi degli esperimenti, i militari, le persone che abitano nelle vicinanze degli atolli e che probabilmente sono stati esposti al pulviscolo radioattivo dei test atmosferici. "Il controllo dei dipendenti SJ;>ettal datore di lavoro" afferma il funzionano. Per questo tipo di patolosie non è possibile effettuare un controllo penodico sistematico. "È difficile tenere sotto controllo le persone che vivono nei pressi degli atolli. Il fenomeno dell'emigrazione è forte ed è quindi impossibile rintracciare il gruppo originario di abitanti. Abbiamo problemi molto più urgenti da risolvere. Gli incidenti stradali sono la causa primaria dei decessi, soprattutto dei giovani. Il numero dei decessi provocati da incidenti stradali nel nostro paese è, in proporzione, il più alto nel mondo. Ci stiamo impegnando molto e stiamo ottenendo dei risultati, ma c'è ancora molto da fare. Abbiamo fatto grandi passi avanti in campo sanitario negli ultimi anni". In effetti, una vasta rete di presidi sanitari copre tutti gli atolli. La maggior parte degli atolli è collegata da una linea telefonica diretta e in caso di necessità si ricorre all'assistenza aerea. Nel paese ci sono 300 medici e a Papeete c'è un ospedale polispecialistico attrezzato secondo gli standard europei. Tuttavia, i costi di questo sistema sanitario non sarebbero sostenibili senza l'aiuto esterno. Il contrasto fra l'alto livello dell'assistenza sanitaria e lo stadio embrionale della raccolta dei dati riguardanti la popolazione a rischio è sorprendente e desta qualche sospetto. In seguito, un medico ospedaliero ci spiega PTANETA TERRA che c'è un'enorme trascuratezza nella notifica dei casi di cancro alla tiroide. "È una forma di cancro molto più comune di quanto risulti ufficialmente ed è decisamente più diffusa che in Francia. Tuttavia, non è necessariamente legata alle radiazioni, ma può essere causata dal gozzo, che peraltro ha un'alta incidenza in quest'area, come si può notare già nei dipinti di Gauguin. 15.000 litri di latte di cocco Il giorno seguente visitiamo l'istituto per la sicurezza e la protezione nucleare. "Sorvegliamo sia l'ambiente che la catena alimentare di tutta la Polinesia", spiega il direttore. Dalla conversazione emerge che il controllo degli alimenti viene effettuato in tutta la Polinesia a eccezione della sede degli esperimenti. ~La·sede degli esperimenti non è abitata stabilmente e non offre nessun tipo di alimento" ci spiegano. Ci sembra ancora strano. Siamo subissati di cifre. "Bisogna bere 15.000 litri di latte di cocco di Tahiti prima di ingerire la quantità massima di cesio 137". Sembra davvero difficile. "Gli alimenti più contaminati sono quelli importati. I più radioattivi sono il latte in polvere eurol?eo dopo l'incidente di Chernobyl o l'acqua minerale contenente radiazioni naturali" ci informa. I vari sray, curie, rem e i loro moderni successori, sievert e becguerel, sono tutti al di sotto dei limiti accettabili. Un altro funzionario entra nella stanza: "Da oltre 20 anni lavoro sull'atollo e ogni giorno faccio il bagno nella lasuna". Secondo le loro misurazioni l'irradiazione provocata dai test sotterranei è trascurabile. Ma è mai stata rilevata da scienziati esterni? I tre studi autonomi sull'atollo autorizzati dalla Francia sono stati condizionati dallo stesso tipo di restrizioni: poco tempo a disposizione, accesso limitato alle informazioni e dati di base insufficienti. E q_ualisaranno gli effetti a lungo termine dei rifiuti radioattivi contenuti all'interno dell'atollo? È difficile immaginare le reali modalità dei test. La cavità contenente i rifiuti radioattivi viene sigillata definitivamente? Perché i test non vengono effettuati a una profondità maggiore dei 1.000 metri attuali? Si continua a lavorare sulla cavità provocata dall' esplosione? Le cavità in cui avvengono i test sono collegate tra loro? La risposta è troppo sbrisativa per essere vera: "Il materiale nucleare viene isolato dall'esplosione stessa; questo è tutto". E altrettanto superficiale è l'opinione dei funzionari sull'importanza di sorvegliare le condizioni di salute dei lavoratori: "Non abbiamo il diritto di sorvegliare le persone dopo che hanno lasciato il lavoro. Teniamo sotto controllo l'ambiente e fino a quando il livello delle radiazioni rientra nei limiti non è necessario sottoporre le persone a delle verifiche". Il medico militare con cui parliamo è un esperto in campo nucleare e anche lui è convinto che le conseguenze degli esperimenti sull'ambiente siano irrilevanti. "I livelli di radioattività sono talmente bassi che abbiamo delle difficoltà con i limiti di soglia delle nostre attrezzature di rilevamento. No, l'ambiente non viene danneggiato. C'è persino il progetto di creare un parco nazionale a Fangataufa: l'abbondanza di uccelli è davvero notevole". E il rischio di cancro per i lavoratori? "Il rischio per una dose così bassa di radiazioni non è noto, ma è probabile che sia nullo" sostiene il medico. E la verifica delle condizioni di salute dei militari? "Solo una dozzina di mi-

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